Posizioni differente dei sindacati sulla riforma Pensioni. Ancora una volta si rimarcano le diverse posizioni della Cgil e della Cisl sulla questione previdenziale e sul tavolo di confronto con il Governo Renzi. "Sulla previdenza - ha detto il segretario generale della Cisl - abbiamo stretto un'ottima intesa con il Governo". "Non condividiamo l'ipotesi di Anticipo pensionistico - ha detto invece il leader della Cgil parlando dell'Ape di Renzi - e continuiamo a non condividerla".

Pensioni, posizioni diverse tra la Cgil e la Cisl sulla riforma

Secondo la Cisl va bene il verbale d'intesa generale sulla riforma pensioni sottoscritto nei giorni scorsi tra esecutivo e parti sociali. Di diverso avviso la Cgil. "Finalmente - ha detto Annamaria Furlan intervenendo oggi a Cagliari a un incontro della Cisl sarda - abbiamo raggiunto un accordo che tiene conto di due fattori: il fatto che non tutti i lavori sono uguali - ha spiegato il leader della Cisl secondo quanto riporta l'Ansa - e non tutte le persone godono delle stesse condizioni di salute". Apprezzato, in particolare, l'aumento delle pensioni minime con il bonus quattordicesima.

"Dopo sedici anni di blocco delle pensioni, ora - ha sottolineato la Furlan - c'è una quattordicesima per i pensionati che non riescono ad andare avanti, una forma di giustizia sociale nella previdenza - ha sottolineato il segretario generale della Cisl - di cui si sentiva assolutamente bisogno".

Il Movimento 5 stelle incalza il Governo su Opzione donna 2018

Diversa la prese di posizione di Susanna Camusso. "Crediamo - ha detto oggi il numero uno della Cgil - che bisognava fare un intervento strutturale che, per alcune cose, abbiamo fatto. Penso - ha aggiunto - al tema dei lavori usuranti, all'aver ricostruito una strada rispetto alle pensioni di anzianità e - ha sottolineato la Camusso intervenendo oggi nella Città dei Sassi a un'iniziativa su Matera Capitale europea della Cultura per il 2019 - ai lavoratori precoci.

Ma c'è ancora - ha concluso - tanto lavoro da fare". Queste le diverse posizioni sulla riforma pensioni espresse oggi dai leader dei due sindacati rappresentativi, mentre il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo incalza il Governo Renzi sollecitando, tra l'altro, la proroga dell'Opzione donna fino al 2018. Un'interrogazione parlamentare per chiedere all'esecutivo di fornire i dati sul contatore è stata presentata nei giorni scorsi al ministro del Lavoro Giuliano Poletti dal quale i parlamentari pentastellati attendono ancora una risposta sollecitata oggi in commissione Lavoro alla Camera durante la discussione della nota di aggiornamento del Def.