L'esecutivo guidato dal premier Matteo Renzi è pronto a stanziare sei miliardi di euro spalmati in tre anni per le misure sulla riforma Pensioni. A ribadirlo oggi (4 ottobre) è stato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, confermando inoltre che tra i provvedimenti in arrivo ci sarà sicuramente l'aumento delle pensioni minime col bonus quattordicesima. L'intervento sarà inserito nella legge di Bilancio che sarà presentata, discussa e varata nelle prossime settimane.

Pensioni, nuovo intervento del ministro Poletti

"Le cosiddette 14ime - ha dichiarato oggi l'esponente del Governo Renzi - non andranno solo ai pensionati più poveri ma - ha sottolineato - a quelli che hanno redditi fino a 1.000 euro".

La somma aggiuntiva, ha spiegato il ministro, dipenderà poi dal totale dei contributi previdenziali versati dai lavoratori che beneficeranno di questa misura previdenziale. Intanto, novità in arrivo sul fronte dell'Anticipo pensionistico in vista del nuovo incontro sulle platee dei beneficiari tra governo e sindacati. "L'Ape agevolata - ha detto il ministro Poletti intervenendo a DiMartedì - potrà essere chiesta da coloro con oltre 63 anni che sono disoccupati senza più ammortizzatori sociali, disabili e - ha spiegato - persone che fanno lavori usuranti".

L'Ape social per disoccupati, disabili e 'usurati'

Dal ministro del Lavoro nessuna parola sui dati del contatore e sulla possibile proroga di Opzione donna fino al 2018 su cui sono tutti d'accordo: sindacati, maggioranza e opposizione, ma si attende il via libera del governo.

Da Poletti nessuna novità sul fronte della Quota 41 per tutti, la coperta appare corta, e la misura dovrebbe risultare ridimensionata rispetto alle aspettative anche se non è detta l'ultima parola. In ogni caso dovrebbero essere garantiti a tutti i lavoratori nuovi elementi di flessibilità pur non abolendo la riforma pensioni del Governo Monti. "Una delle cose sbagliate della legge Fornero - ha detto il ministro Poletti intervenendo oggi a DiMartedì - è stata quella di applicare in maniera indiscriminata l'aumento dell'età a tutti quanti".