'Se il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini non conosce la Scuola, non può fare il ministro'. Parole dure quelle pronunciate dall'assessore regionale del Veneto, Elena Donazzan e che suonano come risposta ai ripetuti tentativi del numero uno del Miur di minimizzare i gravi disagi che stanno incontrando moltissime scuole, specialmente quelle del Nord, in questo avvio di anno scolastico 2016/2017. 'Sarebbe un disastro se fossimo a Natale' ha detto il ministro, sottolineando come non vi sia nulla di patologico, visto che queste situazioni si ripresentano puntualmente ogni anno e che serve qualche settimana per 'normalizzarle'.

Ultime news scuola, 19 ottobre: 'Se l'onorevole Giannini non conosce la scuola, non può fare il ministro'

Come riportato dal quotidiano 'Repubblica', i fatti parlano di migliaia di cattedre ancora vacanti ad oltre un mese dal suono della prima campanella: stiamo assistendo ad una vera e propria girandola di insegnanti, con le scuole alla disperata ricerca di personale per il sostegno. Secondo alcune stime dei sindacati, i numeri sono da far riflettere seriamente: si parla di una mancanza di almeno 20.000 insegnanti e non è assolutamente scontato che si possano trovare i docenti aventi titolo per ricoprire determinate cattedre.

Caos mancanza docenti ultime notizie: almeno 20.000 cattedre vacanti, a Milano gravissimi disagi

Prendiamo per esempio la situazione relativa a Milano. Quattromila cattedre vacanti nella scuola primaria, ma la situazione è difficile anche per la scuola media e per le superiori: sono 571 le cattedre disponibili per Matematica e Scienze alle scuole medie (tra cattedre intere e spezzoni), mentre si dovranno trovare oltre 250 professori di Italiano tra medie e superiori.

Ma la situazione è drammatica, anche e soprattutto per quanto riguarda il sostegno, anche a Firenze e a Bologna, mentre a Torino è attesa per oggi, mercoledì 19 ottobre, la nomina di 372 docenti per le scuole superiori, a cui affidare gli studenti che presentano disabilità.

Disagi causati, nella stragrande maggioranza dei casi, dalle nomine tardive dei docenti di ruolo e dalle assegnazioni provvisorie che hanno permesso a moltissimi docenti del Sud di rinviare di un anno il loro spostamento nelle scuole del Nord.