Il governo Renzi sembra voler correre ai ripari per una serie di storture connesse alla legge sulla 'Buona Scuola' e avrebbe intenzione di farlo stanziando una serie di fondi nella Legge di Stabilità che sarà presentata in questo mese di ottobre. Alcuni ritengono che si tratti di una mossa elettorale per riacquistare la fiducia nel mondo della scuola, mentre altri pensano che si tratti semplicemente di un ripensamento e dell'ammissione che qualcosa non ha funzionato. Il piano di Matteo Renzi per la scuola, dunque, prevede una serie di elementi: si va dal piano assunzioni a nuovi concorsi regionali, passando per la fase transitoria per i docenti abilitati (bocciati al concorso scuola 2016) e una serie di deleghe tra cui quella più attesa sul segmento 0-6.
Il piano del governo Renzi per la scuola
Ecco tutti gli elementi del piano del governo Renzi per la scuola, da inserirsi presumibilmente all'interno della Legge di Stabilità:
- nuove assunzioni: si intenderebbe trasformare l'organico di fatto in organico di diritto, in questo modo (ma soprattutto al Nord) potrebbero venir fuori 25mila nuove cattedre per le assunzioni; in più, si sta pensando a 10mila nuove assunzioni ATA
- fase transitoria docenti abilitati: si sta pensando a concorsi ad hoc in specifiche regioni e per specifiche cdc (dove c'è carenza di docenti) fino a 80mila nuove immissioni in ruolo, si tratterebbe di un vero e proprio nuovo piano assunzionale ma che non sarebbe esente da ipotetiche contraddizioni, in quanto si arriverebbe al paradosso per il quale molti vincitori di concorso resterebbero senza cattedra e molti bocciati al concorso si troverebbero a raggiungere il ruolo prima
- deleghe: finanziamenti previste per tutte le deleghe contenute nella legge sulla 'Buona scuola' – il focus sarebbe sull'ormai famosa riforma del segmento 0-6
Insomma, molto si giocherà con questa nuova Legge di Stabilità, anche se le risorse potranno essere necessariamente non troppo sviluppate. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.