Ecco come di consueto le ultime notizie sulle Pensioni di oggi 25 ottobre 2016. Il premier Matteo Renzi è tornato a parlare di Pensioneanticipate e della manovra che sarà inserita nella prossima legge di stabilità all'interno della sua Enews settimanale, ma ha stranamente dimenticato di fare cenno sui lavoratoriprecoci e all'Opzione donna, due temi che invece da mesi stanno tenendo banco nelle discussioni politiche giornaliere. Perchè Renzi non prende posizione su questi delicati argomenti? Intanto Cesare Damiano appoggia e condivide le parole di Padoan e difende la riforma pensionistica, ricordando a Boeri (intervenuto nei giorni scorsi) il perchè non sia possibile una riforma diversa.

Pensioni anticipate Renzi: ultime novità su Precoci ed Opzione donna

Come abbiamo anticipato poco fa, Matteo Renzi nella sua enews settimanale ha parlato di molti temi, tra cui anche i provvedimenti che saranno inseriti in legge di stabilità, soffermandosi anche sulle ultime novità delle Pensioni. Renzi ha ricordato l'arrivo della quattordicesima per i pensionati con "L’aumento delle pensioni per chi prende meno di mille euro" e poi "la possibilità di andare in pensione con qualche anno di anticipo con la formula Ape". Stranamente però non vengono fatti accenni alla quota 41 per i precocie al tema della proroga dell'Opzione Donna, che come sappiamo sono due punti molto controversi della Riforma e per questo meriterebbero l'interesse e l'opinione chiara del Premier...

Pensione anticipata di Renzi ultime news oggi 25 ottobre: Damiano difende Padoan

Intanto Cesare Damiano in una nota pubblicata sul suo sito ufficiale e dalle agenzie stampa ha ricordato che condivide l'opinione di Padoan e ricorda a Tito Boeri che "le proposte di riforma delle pensioni (il ddl 857 del 2013 firmata Damiano-Gnecchi e quella quasi fotocopia del Presidente dell’INPS dell’anno scorso) sono state giudicate troppo onerose per il Bilancio dello Statodall'ufficio Parlamentare".

Ricordiamo che Damiano aveva chiesto una pensione anticipata di 4 anni con penalizzazione del 2% annuo, e Boeri una di 3 anni conil 3% annuo di penalizzazione. Damiano non si è tirato indietro ricordando a Boeri che è inutile lamentarsi e bisognerebbe "prendere atto dei conti fatti da altri, come noi siamo spesso costretti a subire i conti fatti dall’INPS e dalla Ragioneria, anche quando riteniamo che siano sbagliati". Parole non certo diplomatiche, che mostrano ancora una volta come sul tema della pensione anticipata ci sia ancora molto nervosismo tra gli attori politici.