Concorso Scuola: nuove prove in arrivo per i dottori di ricerca. Lo ha deciso una sentenza del Consiglio di Stato che potrebbe ribaltare tutta la situazione attuale e stabilire una nuova riapertura delle prove, per l’accesso alle cattedre per l’insegnamento delle scuole medie e superiori, ai dottori di ricerca.

Il 'concorsone' potrebbe essere riaperto: ecco le motivazioni

La sentenza del Consiglio di Stato, in base alla quale il Miur predisporrà nuove prove per l’accesso all’insegnamento, desterà meraviglia e farà sicuramente discutere tutti i nuovi abilitati ma anche tutte le migliaia di partecipanti al concorsoscuola 2016 che, con questa nuova sentenza, troverebbero sulla loro strada nuovi ostacoli per poter ottenere le cattedre d’insegnamento.

Il mondo dell’insegnamento viene completamente rivoluzionato da questa ultima sentenza che darebbe la possibilità di insegnare ai dottori di ricerca, equiparando, per la prima volta, i loro titoli e dando loro l’abilitazione per l’accesso al concorso a cattedra della scuola. Secondo la nuova sentenza i dottori di ricerca risulterebbero molto più titolati, grazie ai crediti universitari conseguiti durante il loro percorso, che gli assicurerebbero punteggi, anche superiori, a quelli necessari per avere il Pas (percorso abilitante speciale) per poter accedere all’insegnamento. Il ricorso di circa 35 dottori di ricerca è stato accolto positivamente dal Consiglio di Stato che ha riconosciuto l’incongruenza, nel bando del concorso, rispetto alla quale veniva preclusa loro la possibilità di insegnare nelle scuole.

Da qui è nata la necessità di disporre delle nuove prove per un “mini concorso” da predisporre al più presto.

Concorso scuola: le date delle nuove prove

Le nuove prove per il concorso della scuola 2016 per i dottori di ricerca potrebbero essere stabilite molto probabilmente per il prossimo mese di dicembre e saranno aperte per tutti i dottori che hanno fatto ricorso per l'esclusione dal concorso della scuola per il triennio 2016-2018.

Il nuovo concorso, al momento, riguarderebbe solo i 35 dottori che hanno presentato il ricorso ma è ipotizzabile che, questa nuova opportunità, sarà sicuramente presa in considerazione da molti altri dottori di ricerca interessati al concorso.