Dopo le firme separate del 2009 e del 2012 arriva l’accordo unitario sul contratto nazionale dei metalmeccanici per il periodo 2016-2019. Stavolta, oltre a Federmeccannica, Assistal, Fim e Uilm, c’è anche la firma della FIOM di Maurizio Landini. L’accordo tuttavia non prevede nulla di dovuto per il 2016 in quanto si va verso un’inflazione zero e gli industriali ritengono di avere rimborsato un’inflazione maggiorata negli ultimi anni. Per il restante periodo è stato stimato un aumento mensile medio di circa 92 euro, calcolando tutte le diverse voci, dal recupero previsto per l'inflazione al welfare.

In pratica la busta paga verrà incrementata con 51,7 euro mensili medi (erogati annualmente ex port, sulla base dell’inflazione dell’anno precedente, ora stimata al 2,7%), 7,69 euro per la previdenza integrativa, 12 euro per l'assistenza sanità, estesa ai familiari. A questo dovranno essere aggiunti 13,6 euro di salario non tassato (che includono 450 euro annui di 'ticket' più l'una tantum di 80 euro da erogare a marzo prossimo). Completano il quadro 7,69 euro di formazione. Unendo tutte queste voci si arriva quindi alla cifra totale di 92,68 euro mensili.

Federmeccanica: ‘Contratto, svolta per l’industria del Paese’

Soddisfazione per la firma dell’accordo è stata espressa dal presidente di Federmeccanica Fabio Storchi, convinto che questo passo, possa essere un punto di riferimento per tutto il mondo industriale nazionale.

‘Il contratto firmato oggi –ha detto- segna una svolta e può essere considerato un benchmark di riferimento per tutta l'industria del Paese. L'intesa –ha aggiunto Storchi- segna una svolta nelle relazioni del paese per una nuova alleanza tra imprese e lavoro. Veniamo da 7 anni di crisi, il cammino è stato duro, bisogna rimettere al centro le persone'.

Landini: ‘Contratto per tutti. Ritrovata unità’

Sul fronte sindacale Maurizo Landini pone l'accento sull’importanza della firma che sancisce, dopo accordi separati, la ritrovata unità. ‘Il contratto è per tutti –ha detto il segretario generale della Fiom- arriva un segnale di unità importante in questo momento. Di fronte alla crisi bisogna unire esigenze e bisogni’. L’intesa, ha anche sottolineato Landini, permetterà di estendere e di qualificare la contrattazione aziendale mantenendo il contratto nazionale.