Anche le Poste Italiane sono in agitazione e indicono uno Sciopero Generale per domani, 4 novembre 2016. Lo sciopero generale di Poste italiane è stato deciso da quasi la totalità delle sigle sindacali. Ciò significa che se avete una bolletta in scadenza, un vaglia da spedire, un servizio finanziario da espletare, la pensione da incassare o un pacco da inoltrare, vi conviene farlo nella giornata di oggi.
Proprio perché Poste italiane domani avrà gli uffici chiusi. Quali sono i motivi di questo sciopero e quali disservizi porterà? Vediamolo di seguito.
Qual è il motivo dello sciopero generale di Poste italiane
I dipendenti di Poste sono in agitazione giacché lo Stato sta decidendo di dismettere ulteriormente la propria partecipazione in questa società. Ovvero, di collocare in Borsa un altro 29,7% di quote azionarie. Nonché di cedere alla Cassa Depositi e prestiti il 35% che rimane. Ciò significa la completa privatizzazione di questo servizio. Secondo i sindacati, ciò va in direzione opposta rispetto a quanto lo Stato si prefiggeva di fare.
Ossia migliorare il servizio postale. Invece, in questo modo rischia la capillarità degli uffici, l’efficienza del servizio, nonché il futuro degli stessi dipendenti. Oltre alla chiusura degli uffici, i sindacati prevedono di ritrovarsi in massa a Firenze (non a caso città del Premier Matteo Renzi) per una grande manifestazione. Nonché, ovviamente, nella capitale Roma, dove si ritroveranno nei pressi del ministero dell’Economia per presidiare l’area.
Sciopero Poste, quali servizi resteranno attivi
Come avviene per ogni sciopero, non tutti gli uffici aderiranno, anche perché essendo Poste ancora statale, può eseguire la precettazione. Gli uffici aperti potranno accettare ma non inviare servizi come telegrammi, raccomandate e assicurate. Dunque, oggi potreste chiedere al vostro ufficio dove vi recate di seguito se aderirà allo sciopero e di quali servizi potreste usufruire. Non è escluso che in futuro potranno esserci altri scioperi del genere, specie se il Governo deciderà di proseguire con la privatizzazione.