La questione riguardante i diplomati magistrali e il loro ingresso nelle Graduatorie ad Esaurimento continua ad essere al centro dell'attenzione. C'è da segnalare, a questo proposito, la lettera inviata al sito specializzato Tecnica della Scuola, da parte di un'insegnante siciliana, precaria da ben diciassette anni, che sta prestando servizio nella provincia di Bergamo.

La docente, oltre a chiedersi come mai i diritti dei diplomati magistrali continuino ad essere negati, si domanda oltre modo perchè mai,invece di lottare in piazza, come insegna la storia del precariato, invece degli scioperi e delle proteste che, in passato, sono riusciti ad arrivare al raggiungimento di preziosi diritti, si preferisca, oggi, una lotta verso il ricorso piú gettonato, con il prezioso aiuto dell' avvocato più quotato di sempre.

Ultime news scuola, mercoledì 2 novembre 2016: diplomati magistrali, 'figli e figliastri pensando a se stessi'

'E' davvero scomparsa la coscienza sindacale?' si chiede l'insegnante, sottolineando come, purtroppo, al giorno d'oggi, ognuno tenda a pensare solamente a se stesso, ignorando volutamente la 'dignità etica che ci pone tutti sulla stessa barca'.

Insomma, serve un equo trattamento per tutti. Si, perchè non è possibile vedere come, al giorno d'oggi, possano esistere 'figli e figliastri', con 'gente' che non ha mai lavorato eppure si ritrova a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento e magari con contratti a tempo indeterminato, mentre dall'altra parte troviamo docenti, con anni e anni di esperienza, dentro alle GI ma con riserva e docenti ancora fuori da tutto.

Diplomati magistrali 'giustizia per tutti, non adottando due pesi e due misure'

Secondo l'insegnante, non è possibile combattere questa guerra usando solamente l'arma dei ricorsi e versando fiumi di denaro, così come non è possibile continuare a vedere l'ostruzionismo messo in atto dagli Uffici Scolastici, i quali impediscono, di fatto, che i diritti dei docenti in possesso di diploma magistrale vengano riconosciuti equamente in tutto il territorio nazionale: tutto questo perchè vengono interpretate soggettivamente le normative e finendo per creare ulteriori disparità e discriminazioni. La lettera termina con un appello, quello che finalmente venga fatta giustizia per tutti i diplomati magistrali, non adottando due pesi e due misure come si è fatto sinora.