Novità nella legge di Bilancio 2017 del Governo Renzi sono delineate per la pensione anticipata dei contribuenti precoci e la possibilità di uscita da lavoro con la Quota 41. Infatti, l'accesso al pensionamento si potrà ottenere solo in presenza di determinati requisiti del contribuente che ne farà domanda, ma occorrerà anche valutare le risorse che il Governo Renzi ha messo a bilancio per la misura pensionistica. Oltre ad ulteriori vincoli che riguardano il cumulo dei redditi, come precisa Il Sole 24 Ore che, sul punto, ha sviluppato anche una simulazione.

Pensione anticipata 2017 precoci con quota 41: precedenza con la domanda?

A favore dei lavoratori precoci che potranno uscire con la quota 41 saranno destinati, secondo quanto previsto dalla legge di Bilancio, 360 milioni di euro nel 2017 e 550 l'anno successivo. La stessa legge ha preso in esame anche la possibilità che il numero di domande presentate dai precoci possa essere superiore alle somme stanziate. In tal caso, si procederà con il differimento dei trattamenti di pensione: sarà un successivo decreto, da emanarsi con ogni probabilità nel prossimo mese, a delineare i criteri di precedenza tra i contribuenti. La logica conseguenza è che la precedenza possa essere accordata secondo l'ordine delineato dalla data di presentazione della domanda di pensione.

Con lo stesso decreto, si dovranno fornire, inoltre, le modalità di presentazione dell'istanza e le caratteristiche analitiche riguardanti la disciplina delle attività gravose.

Pensioni 2017 precoci con quota 41: divieto del cumulo dei redditi

Tuttavia, la pensione anticipata per i precoci con quota 41 potrebbe risultare oltremodo non appetibile per la non cumulabilità della misura pensionistica con altri redditi da lavoro, sia da dipendente che da autonomo.

A differenza degli altri trattamenti di pensione, infatti, tale non cumulabilità dovrà essere rispettata per tutto il periodo decorrente tra l'anzianità di contributi ordinari, già compresi gli incrementi dell'aspettativa di vita, e l'anzianità ricorrente al momento del pensionamento. Pertanto, se un contribuente precoce dovesse maturare la quota 41 al primo giorno di ottobre 2017, dal momento dell'effettiva decorrenza della pensione (1° novembre successivo) non potrà cumularla con altri redditi fino al momento in cui non decorra la pensione anticipata ordinaria, prevista con 42 anni e dieci mesi di versamenti. Quindi, sottraendo la quota 41, il contribuente dovrà attendere un anno e 10 mesi prima di poter procedere con il cumulo dei redditi.