Come cambierà la pensione anticipata nei prossimi anni per i lavoratori precoci che avranno diritto all'uscita con la Quota 41? Nel tempo anche i requisiti per i precoci, in particolare il numero di anni di versamenti contributivi necessari per usufuire del beneficio, verranno adeguati alla speranza di vita. In altre parole, la quota 41 aggiungerà i mesi dell'adeguamento Istat, come succede per la pensione anticipata senza i requisiti dei precoci e per la pensione di vecchiaia. Leggiamo, pertanto, nel dettaglio i requisiti previsti per i precoci dalla legge di Bilancio 2017 del Governo Renzi e l'adeguamento dei versamenti fino al 2021.
Pensione precoci 2017, ecco i requisiti necessari per la quota 41
La pensione dei precoci è possibile con 41 anni di contributi lavorativi, purché almeno 12 mesi siano stati versati entro il diciannovesimo anno di età. Inoltre, altri requisiti rigidi fissano regole per ottenere la quota 41: innanzitutto la disoccupazione dipendente da licenziamento, da dimissioni, ma per giusta causa, o dalla risoluzione del contratto di lavoro riguardante il licenziamento oggettivo. Inoltre, si potrà ottenere la pensione da precoce se il richiedente assista da non meno di 6 mesi il coniuge oppure un altro parente disabile grave, perché il grado non sia superiore al primo. Sono inclusi tra i precoci anche i contribuenti che svolgano attività gravose o lavorri particolarmente usuranti, secondo quanto prescritto dal decreto ministeriale del 19/05/1999, da almeno 7 anni degli ultimi 10 o per non meno della metà della propria vita professionale.
Pensione anticipata come precoci: l'aggiornamento della quota 41 fino al 2021
La pensione dei precoci con quota 41 a partire dal 1° maggio 2017 permetterà di avere uno sconto di contributi rispetto alla normale pensione anticipata. Infatti, nel biennio 2017/2018, lo sconto sarà di un anno e 10 mesi per gli uomini e di soli dieci mesi per le donne.
Ma dal biennio 2019/2020, la quota 41 diventerà di 41 anni e quattro mesi (per la pensione anticipata normale occorreranno 43 anni e due mesi per gli uomini ed un anno in meno per le donne). La quota si aggiornerà di ulteriori tre mesi a partire dal 2021, quando saranno necessari 41 anni e sette mesi di contributi (per la pensione anticipata 43 anni e cinque mesi per gli uomini e un anno in meno per le donne).