Le ultime notizie Scuola ad oggi, martedì 20 dicembre, riguardano il primo confronto Miur-sindacati dopo l'avvicendamento sulla poltrona del dicastero di Viale Trastevere tra Stefania Giannini e Valeria Fedeli. Così, dopo l'ondata di polemiche che ha investito la nuova titolare del Ministero dell'Istruzione, è arrivato il momento di conoscersi.
Ultime news scuola, martedì 20 dicembre 2016: incontro Fedeli-sindacati, ecco di cosa si è parlato
Come vi avevamo ampiamente anticipato, si è trattato di un incontro, più che altro, 'esplorativo' anche perchè era impensabile scendere già nel profondo delle tematiche scolastiche, appena una settimana dopo dall''intronizzazione' del nuovo ministro.
C'è da sottolineare come Valeria Fedeli abbia voluto colloquiare con le cinque principali sigle sindacali non 'collegialmente' ma singolarmente: quindi, un confronto separato per Flc-Cgil, per Cisl Scuola, per Uil Scuola, per Snals-Confsal e per Gilda-Unams. Tra l'altro occorre segnalare anche la presenza del presidente dell'ANP, Giorgio Rambado, anch'egli ricevuto dal ministro dell'istruzione.
Mobilità, deleghe e aumenti di stipendi: i tre nodi da sciogliere per il ministro Valeria Fedeli
'Si deve tracciare la rotta e il lavoro dei prossimi mesi' questo il principale obiettivo di Valeria Fedeli che ha ribadito il proprio studio dei dossier lasciati da Stefania Giannini. Al termine dell'incontro, il neo segretario generale della Flc-Cgil, Francesco Sinopoli, ha ribadito come il ministro abbia proposto tre argomenti di discussione, tutti e tre estremamente importanti ovvero: le deleghe della legge 107, il contratto mobilità del personale docente e Ata (e il discorso legato alla chiamata diretta dei dirigenti scolastici) e il rinnovo contrattuale.
Una trattativa che riguarderà tre temi importantissimi: come vi abbiamo anticipato nei giorni scorsi, dalla ripresa o meno del dialogo Miur-sindacati, o per meglio dire, Fedeli-sindacati, capiremo o meno se l'insediamento del ministro dovrà essere considerato come un 'naturale' proseguimento del governo Renzi (dunque proprio un governo 'Renziloni') oppure se ci sono i presupporti per un cambio di direzione rispetto al passato.