Quando sarà possibile andare in pensione anticipata e quale sarà l'importo del mensile dell'assegno futuro di chi oggi ha trenta, quaranta o cinquant'anni? E' questa la domanda alla quale ha dato una risposta l'Istituto Progetica che ha fatto uno studio sulle buste arancione che l'Inps ha inviato ai contribuenti italiani durante il 2016. La stima della pensione anticipata futura è, in ogni modo, calcolata sul parametro del Prodotto interno Lordo dell'1,5 per cento: il valore appare nettamente superiore a quella che è stata la media degli ultimi dieci anni.
Pensioni anticipate 2017: quando l'uscita e quale sarà la pensione Inps del 30enne di oggi?
Proprio per questo motivo, i due milioni di contribuenti italiani che hanno percepito la busta arancione dell'Inps, hanno dovuto poi effettuare altre simulazioni sul portale dell'Istituto di previdenza per un calcolo meno ambizioso della pensione anticipata e di quella di vecchiaia futura, abbassando le stime del Pil, ad esempio, all'1 per cento. Progetica ha raccolto i dati delle buste arancione, tracciando il profilo del trentenne che guadagna 1.000 euro netti mensili, sia da dipendente che da autonomo, del quarantenne e del cinquantenne.
Il trentenne andrà in pensione anticipata il 1° settembre 2053, con una pensione da dipendente stimata di oltre 1.440 euro e di poco più di 1.150 euro da autonomo. La differenza degli assegni deriva, essenzialmente, dal tasso di sostituzione lordo, ovvero dal rapporto tra la pensione e l'ultima busta paga: per il dipendente, questo tasso è pari al 64,8 per cento di uno stipendio che, nel tempo, si stima possa salire fino a 2.230 euro circa; per l'autonomo, invece, il tasso di sostituzione si ferma al 46,6 per cento, con una retribuzione massima di 2.474 euro.
Pensioni di vecchiaia Inps e anticipata 2017 per chi ha oggi 40 e 50 anni
Allo stesso modo, la Progetica stima anche la pensione anticipata Inps di chi oggi ha quarant'anni.
Da dipendente e con duemila euro di stipendio attuali, la pensione anticipata sarà corrisposta per entrambi il 1° luglio 2042, con un importo di circa 2.700 euro, pari al 61,8 per cento dell'ultima retribuzione di 4.350 euro, per il dipendente e di 1.990 euro, pari al 42,8% dell'ultimo stipendio di 4.650 euro, per l'autonomo. Per il cinquantenne che guadagna attualmente tremila euro, invece, la Progetica pubblica i dati della pensione di vecchiaia: entrambi andranno in pensione il 1° settembre 1934, ma il dipendente con una pensione stimata di 4.500 euro, pari al 71,3% dell'ultima mensilità di 6.320 euro, mentre l'autonomo con un assegno di 3.300 euro, pari al 49,2% dell'ultima retribuzione stimata di 6.725 euro.