Il prossimo 15 gennaio scadrà il termine per l'adozione dei provvedimenti legislativi inerenti ai decreti di attuazione delle deleghe Buona Scuola che riguardano, tra gli altri, il sistema di formazione iniziale e l'accesso nei ruoli di docenti nella Scuola secondaria, il riordino delle normative che regolano il sistema nazionale di istruzione e formazione, il nuovo sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni, l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità e la garanzia dell'effettività del diritto allo studio su tutto il territorio nazionale.

Ultime news scuola, venerdì 13 gennaio 2017: deleghe legge 107, a che punto siamo?

Nei giorni scorsi, vi abbiamo parlato dell'intenzione del neo ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli di chiedere una proroga del suddetto termine di almeno due mesi, visti i tempi estremamente ristretti per portare a termine l'iter parlamentare. Secondo le ultime notizie pubblicate dal noto quotidiano economico 'Il Sole 24 Ore - Scuola 24', il Ministero dell'Istruzione sembra determinato a voler sottoporre al prossimo Consiglio dei Ministri, in programma domani, sabato 14 gennaio 2017, i decreti legislativi praticamente pronti, rinviando i restanti attraverso un decreto ad hoc.

Decreti attuativi legge 107, domani al CdM le prime deleghe?

Il Consiglio dei Ministri, che potrebbe essere presieduto dal premier Paolo Gentiloni, nonostante il malore accusato nei giorni scorsi, andrebbe ad esaminare le deleghe riguardanti il sostegno, il riordino dell'istruzione professionale, quella riguardante le scuole all'estero e soprattutto quella relativa alla riforma del sistema di istruzione 0-6 anni, sottoposta nelle ultime settimane ad una revisione secondo quanto affermato dalla Corte Costituzionale.Di certo, quindi, sarà soggetta a rinvio la delega sul nuovo sistema di formazione e reclutamento del personale docente (con relativa istituzione di fase transitoria).

Teniamo, comunque, presente che i tempi sono estremamente ristretti, visto che dopo una prima approvazione del CdM, i decreti attuativi dovranno essere esaminati dalle commissioni parlamentari per poi tornare in seno al governo.