Arrivano importanti novità per quanto riguarda le graduatorie di istituto di II e III fascia. Infatti sta per essere riaperta la graduatoria per il triennio che va dal 2017 al 2020 e i sindacati dovrebbero rivedere la tabella di valutazione dei titoli adeguandola a nuove situazioni. Ci sarà la possibilità di modificare la classe di istituto per TFA? Vediamo alcuni esempi in merito e le novità che sono previste.
Si rivedranno le tabelle di valutazioni
Se consideriamo i docenti che hanno partecipato al concorso 2016, questi hanno superato le prove ma alcuni non rientrano nel numero dei vincitori o del 10 per cento degli idonei.
Questi dunque non sono inseriti nella graduatoria di merito. Considerando l'attuale valutazione dei titoli, viene assegnato uno specifico punteggio per l'inclusione nella graduatoria di merito di un concorso per titoli ed esami, in base alle classi di concorso. Ciò però non va bene per i docenti del 2016 perché non rientrando nelle graduatorie, essi non avrebbero riconoscimento in termini di punteggio. Anche nell'anno 2014 ai docenti che avevano conseguito l'abilitazione in ambito disciplinare fu concessa la scelta della classe di concorso nella quale poter avere un punteggio aggiuntivo riconosciuto per aver superato le prove scritte.
Con l'aggiornamento della graduatoria per il triennio 2017/2020, è possibile che venga chiesto ai docenti che sono già iscritti, di indicare il punteggio che che gli era stato attribuito nel'anno 2014.
Dovranno indicare anche i nuovi titoli che hanno raggiunto nel triennio e che non sono stati comunicati precedentemente. Se così fosse, si cristallizzerà la scelta perchè i docenti non potrebbero modificare la classe di concorso alla quale attribuire il punteggio aggiuntivo. Inoltre tale problema è stato già ampiamente esposto e discusso quando si parlò delle graduatorie ad esaurimento con i ventiquattro punti SSIS.
La giurisprudenza, a tal riguardo, ha dato ragione ai ricorrenti. Tutti si augurano dunque che il Ministero comprenda le motivazioni della richiesta e che vada incontro ai docenti e alle loro problematiche.