Il mercato del lavoro è in piena crisi e le notizie che ci arrivano dall'Eurora non sembrano essere molto incoraggianti. Secondo gli studi statistici riportati da Gianni Borsa, autore del Portale della Diocesi Ambrosiana, sono 20 milioni i disoccupati in Europa. Una "cifra impressionante" come scrive lo stesso, che mostra quanto esteso sia oggi il problema della carenza di lavoro. Sempre nello stesso articolo, però, Borsa riporta le dichiarazioni fatte da Eurostat e Commissione Ue, secondo i quali: "la percentuale delle persone senza impiego sta progressivamente calando rispetto alle punte raggiunte durante la crisi economica del 2008-2014".
Nella Zona Euro (di cui fanno parte i Paesi che hanno aderito alla moneta unica) si prevede infatti un ulteriore calo del tasso di disoccupazione, dal 10,0% del 2016 al 9,6% di quest’anno, fino ad arrivare al 9,1% nel 2018. Per l’Ue, considerata nel suo insieme, inoltre, la disoccupazione dovrebbe scendere quest'anno al 8,1% (rispetto all'8,5% del 2016) fino ad assestarsi al 7,8% nel 2018. Notizie queste sicuramente positive rispetto al lungo periodo di stagnazione e crisi economica che la popolazione italiana è stata costretta a fronteggiare negli ultimi anni. La disoccupazione giovanile (e non solo) ha raggiunto livelli altissimi e le famiglie fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese.
Sono sempre di più le aziende che chiudono o licenziano personale e le persone rimaste senza lavoro, purtroppo, continuano ad aumentare. A questi ultimi, in particolar modo, si rivolge la nuova indennità di disoccupazione (denominata naspi) che dal 5 maggio 2017 andrà a sostituire la vecchia Aspi (Assicurazione sociale per l'impiego).
Ma cos'è la Naspi? Qual è il suo importo e quando bisogna presentare domanda?
L'Indennità di disoccupazione non è altro che un sussidio mensile erogato ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente la loro occupazione. Per poter percepire l'assegno di disoccupazione bisognerà fare domanda entro 68 giorni dalla perdita del posto di lavoro.
La richiesta, nello specifico, dovrà essere inoltrata:
- compilando l'apposito form presente nel sito Inps (per accedere a quest'area, tuttavia, bisognerà essere in possesso dell'apposito PIN);
- rivolgendosi contact center INPS/INAIL;
- avvalendosi dell'aiuto di caf e patronati abilitati.
L'importo dell'assegno percepito, a sua volta, sarà pari:
- al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se questa è pari o inferiore ad un importo stabilito dalla legge e rivalutato ogni anno dall'ISTAT;
- al 75% dell'importo + il 25% della differenza tra quello stabilito dall'ISTAT e quello percepito realmente, se la retribuzione media mensile imponibile è superiore al suddetto importo stabilito.
In termini pratici, tuttavia, per conoscere l'importo del proprio assegno di disoccupazione bisognerà dividere la retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni per il totale delle settimane di contribuzione e moltiplicare il quoziente ottenuto per il coefficiente numerico 4,33.