Le novità sulle pensioni aggiornate ad oggi 3 febbraio si concentrano su Giuliano Poletti e i lavoratori precoci. Nuove speranze per coloro che richiedono quota 41 dopo le recenti dichiarazioni del ministro del Lavoro. Quest'ultimo, nonostante abbia escluso una nuova riforma Pensioni, ha lasciato aperta la porta al secondo confronto con i sindacati, con cui, nei mesi precedenti, l'allora governo Renzi aveva discusso di una serie di problematiche, tra cui appunto quella riguardante la categoria dei precoci.

No nuova riforma

Le ultime notizie sulle pensioni hanno per oggetto le parole del ministro Lavoro durante l'ultima audizione in commissione Lavoro del Senato.

Il ministro ha spiegato che non è prevista un ulteriore intervento di riforma previdenziale, affermando che il sistema pensionistico italiano è sostenibile nel lungo periodo ed in equilibrio. Se in un primo momento sembra chiudere ad ogni possibile novità in tema pensioni, Poletti ricorda poi il tavolo di confronto con i sindacati, la cui fase due potrebbe regalare a quelle categorie rimaste ancora a digiuno, tra virgolette, importanti soluzioni. Durante questa seconda fase, potrebbero tornare in gioco tutti quei lavoratori precoci rimasti esclusi dalla quota 41 per pochi, come è stato ribattezzato il primo provvedimento preso in Legge di Bilancio per il 2017.

Ape al via a maggio

Confermata la partenza dell'anticipo pensionistico a partire dal mese di maggio.

I lavoratori potranno decidere di lasciare il lavoro per andare in pensione fino ad un massimo di 3 anni e 7 mesi di anticipo. L'introduzione della pensione anticipata è una delle novità sostanziali della riforma pensioni per il 2017. Dell'Ape si è già detto tutto. Ricordiamo soltanto che è prevista anche la variante social, che consentirà a determinate categorie di lavoratori di ottenere il prepensionamento gratuitamente.

Il ministro Poletti, in audizione, ha confermato che potranno essere rispettati i tempi previsti dalla legge di Bilancio e che, in queste settimane, si stanno predisponendo i tanti attesi decreti attuativi.

Quattordicesima intervento sostenibile

Oltre alla pensione anticipata a 63 anni, i provvedimenti previdenziali inseriti all'interno della Legge di Stabilità per quest'anno prevedono anche l'aumento e la contemporanea estensione della quattordicesima.

Nonostante le parole critiche di Tito Boeri in merito all'aumento della quattordicesima anche a soggetti che molto probabilmente non ne avrebbero avuto bisogno, Poletti ha rimarcato il fatto che anche l'intervento preso sulla quattordicesima sia perfettamente sostenibile, allontanando così le voci secondo cui potrebbero dare, in futuro, problemi di equilibrio. Il ministro ha infine specificato che la quattordicesima per le pensioni più basse non è un intervento sociale ma previdenziale.

Interventi per i giovani

Nel corso dell'audizione in commissione Lavoro del Senato, Giuliano Poletti si è poi soffermato sul problema legato alle pensioni per i giovani di oggi, tra i più penalizzati nel prossimo futuro, come hanno certificato anche le ultime buste arancioni spedite dall'Inps.

Il ministro del Lavoro ha ammesso come ci siano interventi da fare sotto questo aspetto, viste le carriere discontinue e l'ingresso tardivo nel mondo del lavoro da parte del giovane d'oggi, tutti elementi che penalizzano quest'ultimi un domani, quando dovranno poi andare in pensione. Per Poletti, è necessario trovare il modo per arrivare a pensioni decorose anche per le nuove generazioni.