E' cambiato poco in tema di riforma delle Pensioni e, nello specifico, dell'anticipo pensionistico Ape, della platea dei lavoratori precoci che potranno ottenere la quota 41 e delle lavoratrici interessate all'opzione donna con l'approvazione del decreto Milleproroghe alla Camera nei giorni scorsi. L'unica novità riguarda il giorno di accredito delle pensioni che sarà, per il 2017, sempre il primo giorno bancabile di ogni mese. Tuttavia, secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore, il Governo sarebbe sul punto di emanare i decreti attuativi delle misure di pensione valide dal 1° maggio 2017.
Pensioni anticipate 2017: decreto attuativo sull'Ape volontaria
Uno degli istituti più attesi è la pensione anticipata con l'anticipo pensionistico Ape. Il quotidiano economico, infatti, informa che entro la fine di febbraio il Governo dovrebbe dar vita al confronto con l'Ania e l'Abi affinché possano essere stipulati i protocolli d'intesa, sia con le assicurazioni per la protezione del prestito pensionistico in caso di morte prematura del pensionato che con le banche per definire i tassi di interessi sul prestito stesso. Il decreto attuativo riguardante l'anticipo pensionistico Ape dovrebbe consentire ai futuri pensionati di poter valutare il piano di rimborso del prestito, con l'indicazione della rata mensile da pagare nei venti anni successivi alla decorrenza della pensione di vecchiaia.
Di notevole importanza, a tal fine, sarà il calcolo del rimborso in rapporto al numero di anni che i pensionati chiederanno di anticipo.
Pensione anticipata 2017: i decreti attuativi precoci quota 41 e Ape social
Un altro decreto attuativo che il Governo Gentiloni si appresterà ad emanare riguarderà l'anticipo pensionistico Ape social, strettamente collegato al provvedimento che riguarderà i precoci in uscita con la quota 41.
Questi due decreti, nel dettaglio, dovranno stabilire soprattutto la platea dei contribuenti che potranno accedere alla pensione anticipata agevolata, ovvero senza dover pagare una penalizzazione. Proprio in rapporto alle mansioni che rientrerebbero nella pensione anticipata social o dei lavoratori precoci, il Segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, ha avanzato la richiesta di allargare la platea "social" ai lavoratori dell'edilizia, ai facchini, agli addetti alla movimentazione delle merci, agli infermieri, ai conduttori, ai dipendenti viaggianti dei treni, a coloro che si occupino dell'igiene ambientale, a chi accudisce persone che non siano autosufficienti. Tutte queste categorie, per il lavoro svolto, dovrebbero essere incluse nelle nuove norme delle pensioni anticipate vantaggiose.