L’Ordinanza Ministeriale per la mobilità 2017/2018 per il personale scolastico è uno degli atti più attesi del MIUR. Una prassi che si ripete ogni anno e sulla quale, domani sera, dovrebbero essere più chiari molti aspetti. Infatti, il 7 marzo è in calendario un incontro tra Ministero e Sindacati proprio su questo argomento. Vanno messi a punto gli ultimi dettagli proprio di questa ordinanza a partire dai moduli per le istanze di trasferimento e mobilità, per finire alle date di avvio e scadenza. Ecco tra notizie ed indiscrezioni, cosa dovrebbe uscire dall’incontro di domani.
Va trovato un accordo
Come in tutti i settori, quando c’è un incontro tra esponenti del Governo e Sindacati, trovare un accordo, tra due posizioni spesso in contrasto di idee resta esercizio complicato. L’ultimo accordo firmato tra le parti, quello del 29 dicembre scorso, ha lasciato ancora dubbi ed incertezze e soprattutto, due posizioni, evidentemente in contrasto. Il MIUR per esempio, continua a mantenere un numero troppo alto di requisiti richiesti ai docenti e soprattutto, lascia sempre al Dirigente Scolastico il potere di decidere il nome del docente a cui affidare incarichi triennali. Un punto questo contestato duramente dai Sindacati anche nell’incontro di fine 2016. Un incontro quindi che verterà su aspetti tecnici, cioè sulla modalità con cui i docenti dovranno spostarsi in ambito territoriale o entrare in ruolo.
C’è da stabilire, oltre al ruolo ed alle facoltà concesse al Dirigente Scolastico, anche quelle degli organi collegiali, tra i quali il Collegio Docenti.
Le date
Una cosa che trapela è l’arco temporale da concedere alle istanze per la mobilità nell’anno scolastico 2016/2017. Sembra che la procedura e le relative domande dovrebbero partire il 14 marzo e terminare il 31 dello stesso mese.
Un impegno preso è quello del 15 giugno, quando il MIUR dovrebbe rendere pubblico l’elenco dei trasferimenti effettuati. Una data che va rispettata e che è strettamente collegata al 1° settembre, data di inizio del nuovo anno scolastico. Assegnazioni provvisorie, inserimenti in ruolo di nuovi docenti e così via, devono per forza di cose essere completate entro l’inizio dell’anno scolastico. Ecco quindi che domani dovrebbero esserci tutti i chiarimenti del caso, perché ipotizzare spostamenti in là nel tempo rischia di far saltare il già precario equilibrio, visti i ristretti tempi.