"Sulla quota 41 è assolutamente legittimo pensare che una persona dopo 41 anni di lavoro vada in pensione". Lo afferma l'On Walter Rizzetto intervenendo alla manifestazione organizzata in Piazza Montecitorio giovedì 23 marzo dai Comitati per gli esodati e per la proroga di opzione donna. "Ci mancherebbe altro che le persone che dopo 41 anni di lavoro, sudore e soprattutto di tasse e contributi versati, non vadano in pensione.
Questa è per me una cosa inconcepibile", ha evidenziato il Vice Presidente della Commissione lavoro alla Camera, spiegando la propria posizione in merito al caso dei lavoratori precoci.
Opzione donna e proroga al 2018: importante non toccare il fondo
Per quanto riguarda opzione donna proroga al 2018, l'On Rizzetto ha fatto prima di tutto il punto della situazione rispetto allo scenario attuale. "Una certa parte politica che attualmente fa parte della maggioranza vi sta di fatto dicendo che non ci sono più speranze. Cioè, c'è stato un certo tipo di chiusura da questo punto di vista" ha evidenziato il Parlamentare.
"Allora, la cosa fondamentale da fare per quanto mi riguarda, è assolutamente non toccare il fondo. Secondo me opzione donna è un protocollo in termini di scelta volontaria, quindi le persone che vogliono devono poter volontariamente uscire dal lavoro sapendo che il loro assegno mensile sarà decurtato del 20%-25%". L'On Rizzetto ha quindi esortato le manifestanti a "non perdete la speranza. Io non vi ho mai detto: facciamo quella cosa e la faremo. Vi ho sempre detto come stanno le cose. In questo momento c'è una parte politica che vi dice che non c'è n'è più. Io non ci credo perché la buona politica è la politica che in quel momento mette le risorse nel posto giusto".
Lavoratori esodati: no alla lotteria delle salvaguardie
In merito invece al caso dei lavoratori esodati, l'On Rizzetto si è dichiarato da sempre contrario "a questa pessima cosa che si chiama la lotteria delle salvaguardie. Non è che svegliandosi la mattina uno rientra in una categoria e viene salvaguardato, dev'essere definitiva e tombale rispetto a tutte le migliaia di esodati che noi effettivamente abbiamo lasciato per strada". Sugli interventi pregressi il Vice Presidente della Commissione lavoro spiega che "non basta fare setto o otto salvaguardie, perché se voi siete in qui in piazza vuol dire che ci sono ancora migliaia di persone che sono fuori da tutte queste salvaguardie. La Manovra Fornero va completamente decapitata, fosse l'ultima cosa che noi facciamo in questa legislatura perché è stata un mero bancomat nei confronti dei pensionati".
Eliminare il vincolo dell'aspettativa di vita
Infine, il Parlamentare conclude il proprio intervento rivolgendo l'attenzione sull'importanza di abrogare definitivamente l'aspettativa di vita, "che tra l'altro è in controtendenza" rispetto agli ultimi dati Istat. Per l'On Rizzetto, si tratta di "un grimaldello che la politica usa. Unita all'anticipo pensionistico, è una cosa che stringe il cappio al collo a tutti coloro che vogliono andare in pensione. Non è una cosa giusta".
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