Continua a far discutere l'accesso al pensionamento tramite l'esercizio del nuovo cumulo gratuito, previsto all'interno della Legge di Bilancio 2017. A preoccupare i lavoratori sarebbe in particolare l'avvio incompleto della misura, che consente l'ingresso nell'Inps per le Pensioni di anzianità e di vecchiaia con alcune limitazioni. Ad essere interessati prima di tutto i lavoratori che vivono situazioni di disagio e che necessiterebbero di fare riferimento a particolari opzioni di uscita per poter ottenere l'agognato pensionamento. Ma sullo sfondo restano gli interrogativi anche per coloro che vantano contributi presso le casse professionali di riferimento, visto che nell'ultima circolare Inps non sono state fornite informazioni in merito al caso specifico.

Vediamo insieme quali sono i nodi rimasti ancora irrisolti dopo la nuova informativa in arrivo dal'istituto di previdenza.

Cumulo e casse professionali: attesa per le indicazioni operative

Partiamo proprio dai lavoratori che risultano iscritti all'Ordine e vantano pertanto spezzoni contributivi presso le casse professionali di riferimento. Per prima cosa, rassicuriamo i lettori sul fatto che le informazioni giunte al momento non precludono a questi soggetti l'esercizio del cumulo gratuito in alternativa alla ricongiunzione onerosa o alla totalizzazione. Preso atto di ciò, il modello da seguire per rendere operativa la misura sarà oggetto di definizione attraverso la convocazione di un nuovo tavolo tra il Ministero del Lavoro e l'Adepp, l'associazione che rappresenta le casse private.

Il problema principale da risolvere sarà la ricerca della quadra tra le legittime esigenze di pensionamento degli iscritti e le necessità di garantire la sostenibilità di funzionamento delle casse nel medio e lungo termine. Per sciogliere tutti i dubbi al riguardo, sarà necessario determinare con precisione la platea effettiva degli aventi diritto, visto che attualmente si conoscono solo i dati aggregati.

Ed è probabilmente per questo che la circolare Inps n. 60/2017 ha preso tempo sulla questione, rimandando a futuri aggiornamenti. La situazione non nasconde insidie, vista anche la realtà già descritta: se la misura determinasse uno squilibrio nei conti, le casse si troverebbero infatti costrette ad intervenire con misure di salvaguardia, ad esempio agendo sui requisiti anagrafici o contributivi di pensionamento in vigore.

Le rivendicazioni per opzione donna ed esodati

A chi si trova in posizione dubbia, si affiancano poi coloro che rischiano di rimanere letteralmente esclusi dal provvedimento. Sembra infatti che il cumulo gratuito non potrà essere utilizzato per accedere all'anticipo pensionistico o alla quota 41 destinata ai lavoratori precoci. Mentre sono ormai ben note ai nostri lettori le rivendicazioni avanzate dal Comitato Opzione Donna Social per l'utilizzo del cumulo in favore delle lavoratrici che hanno effettuato versamenti nella gestione separata dell'Inps. Una battaglia alla quale si sono uniti anche i lavoratori del Comitato cessati o licenziati senza tutele, che rivendicano il diritto a poter utilizzare tutti i versamenti al fine di maturare l'accesso all'8va salvaguardia parlamentare.

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