"Siamo preoccupati per il rispetto dei tempi perché un ritardo rischierebbe di vanificare le esigenze di flessibilità", sono le dichiarazioni dei sindacati ed in particolar modo del segretario confederale della Uil Maurizio Petriccioli, che esprime non poca preoccupazione a causa del ritardo nel varo dei decreti attuativi che avrebbe dovuto essere effettuato entro febbraio, ovvero dopo 60 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio 2017.

L'esecutivo potrebbe dare il via a nuovi correttivi

Importanti novità arrivano in campo previdenziale nel bel mezzo del confronto fra esecutivo e parti sociali.

Stando a fonti vicine a Palazzo Chigi, infatti, il Governo Gentiloni sarebbe pronto all'introduzione di nuovi correttivi sulle misure che sono state introdotte con la nuova manovra finanziaria che ha causato non poche polemiche a causa delle imparzialità delle norme riguardanti l'Ape e Quota 41 a favore dei lavoratori precoci. A tal proposito sarebbe già pronto un decreto legge che dovrebbe essere approvato la settimana prossima dall'esecutivo.

Le novità riguarderebbero l'introduzione di una franchigia di 12 mesi per i lavoratori che hanno svolto mansioni particolarmente gravose al fine di permettere il raggiungimento dei sei anni continuativi richiesti per l'accesso all'Ape social e al meccanismo di Quota 41.

Ma la risposta della parte sindacale non tarda ad arrivare: Cgil, Cisl e Uil, infatti, riuniti a confronto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, considerano le correzioni come degli interventi parziali visto che, rimarrebbero esclusi i lavoratori appartenenti al comparto edile. Per loro, infatti, era stata chiesta la franchigia di 24 mesi.

Nessun intervento, invece, per i lavoratori rimasti privi di occupazione a seguito della scadenza del contratto a termine. Per accedere All'Ape Sociale e al meccanismo di Quota 41, infatti, questi lavoratori dovranno dimostrare di aver perso il lavoro a seguito di licenziamento e di aver esaurito l'intera durata degli ammortizzatori sociali.

Prossimo incontro il 4 maggio

Intanto, è già stata fissata del prossimo incontro che vedrà riuniti Governo e sindacati per discutere sulla Fase 2 dell'accordo siglato lo scorso settembre. "Abbiamo incontrato i sindacati sulle problematicità riferite alle Pensioni dei più giovani, collegate alle carriere discontinue, all'entrata in ritardo nel mercato del lavoro. La riunione è stata utile per definire il parametro di discussione. Abbiamo convenuti di aggiornarci il 4 maggio", ha affermato Giuliano Poletti.