Le ultime notizie sulle pensioni, ad oggi, domenica 23 aprile 2017, si riferiscono alle dichiarazioni rilasciate dall'onorevole Cesare Damiano, il quale, parlando dell'Ape Sociale, ha ricordato come sarà molto importante far partire la nuova misura previdenziale il primo maggio per poi pensare a come lavorare sul blocco o, comunque, sul rallentamento dell'aspettativa di vita.
Ultime notizie pensioni, domenica 23 aprile 2017: conviene chiedere l'Ape oppure un prestito bancario?
A proposito di uscita anticipata, la Fondazione studi dei Consulenti del Lavoro ha redatto una guida all'interno della quale si parla delle tre diverse prestazioni che i lavoratori pubblici e privati over 63 potranno chiedere dal prossimo primo maggio, prestazioni che potranno garantire un reddito ponte sino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
Si tratta dell'Ape volontario, ossia un vero e proprio prestito a condizioni e tasso agevolate; dell'ormai celebre Ape Sociale, vale a dire l'indennità finanziata dallo Stato a favore di quei lavoratori che si trovano in condizioni di difficoltà; infine, la 'Rita', ovvero la nuova prestazione che permette di beneficiare in anticipo delle forme di previdenza complementare già accantonati presso il proprio fondo.
Una delle domande più ricorrenti è quella se convenga di più chiedere l'Ape privato oppure se affidarsi ad un normale prestito bancario: secondo i consulenti, occorre tenere presente che l'Ape potrà contare su un tasso particolarmente vantaggioso oltre al fatto che il prestito potrà beneficiare della protezione di un apposito Fondo di Garanzia.
Riforma pensioni ultime notizie 23 aprile: Unimpresa sul Def boom spesa pensioni, crescerà di 26 miliardi in 4 anni
Sul fronte delle spese che lo Stato dovrà affrontare per l'erogazione degli assegni pensionistici, c'è da registrare l'operazione fact checking realizzata da Unimpresa sul DEF, il Documento di Economia e Finanza, secondo la quale lo Stato investirà decisamente molto di più nelle pensioni, nei prossimi quattro anni, rispetto alle cure mediche: se da una parte la spesa per gli assegni pensionistici aumenterà di oltre 26 miliardi di euro, dall'altra la maggior spesa prevista per la sanità sarà di 'appena' 6 miliardi di euro. In modo particolare, la spesa totale per le Pensioni passerà da 261 miliardi (dato del 2016) a 287 miliardi, quota prevista per il 2020.