L'EXPO di Milano è stato sicuramente uno degli eventi più chiacchierati negli ultimi anni. A fronte di un successo di visite innegabile, tante sono state le polemiche e gli scandali che lo hanno travolto (prima, durante e dopo la sua chiusura). Oggi, a due anni dalla fine, si torna a parlare dell'Area che per diversi mesi ha ospitato i padiglioni dell'Esposizione Universale, vediamo insieme di cosa si tratta.

Il nuovo progetto di trasformazione e riqualificazione del sito EXPO creerà nel complesso ben 9.700 posti di lavoro

Il nuovo programma di sviluppo mira a trasformare l'area in un vero e proprio polo scientifico e tecnologico, destinato ad affermarsi nel panorama internazionale e a diventare un punto di riferimento nel settore.

A capo dell'iniziativa la società Arexpo (di fatto già proprietaria dell'intero spazio), la quale punta a valorizzare l'intera superficie attraverso un piano strategico di sviluppo che, a sua volta, mira alla creazione di un parco a tema dedicato conoscenza, alla ricerca e all’innovazione, e che - di conseguenza - comporterà la creazione di nuovi posti di Lavoro (incidendo positivamente sui tassi di occupazione della Regione). Le unità operative stimate ed impegnate alla realizzazione del progetto saranno nel complesso 6.700 nell'arco di un quadriennio, mentre entro il 2028 saranno 3.000 i lavoratori stabili inseriti all'interno del sito (per un totale dunque di 9.700 assunzioni).

Quello a cui i promotori del progetto puntano è la realizzazione di una vera cittadella, che al suo interno ospiterà:

  • un centro dedicato allo studio e alla ricerca sul cancro e le patologie neurodegenerative;
  • un campus universitario;
  • un ospedale;
  • varie aziende multinazionali note nel settore scientifico.

Un progetto ambizioso che ha già attirato l'attenzione di diversi i colossi mondiali come Ibm, Nokia, Bayer, Novartis e Roche, e che nel giro di 10 anni potrebbe comportare un giro d'affari pari addirittura ai 6,9 miliardi di euro.

Candidature

Oltre agli impiegati destinati a lavorare nei 4 cantieri che porteranno avanti i lavori di esecuzione, una volta terminata questa fase i soggetti inseriti all'interno del sito ultimato saranno sicuramente diversi ma, tra tutti, probabilmente i più richiesti saranno quelli operanti nel settore tecnologico - scientifico, ma non solo.

Lavoreranno infatti all'interno del nuovo polo non solo medici, tecnici e uomini di scienza, ma anche impiegati, addetti di vario tipo, personale amministrativo e tante altre figure. Come e quando inviare la propria candidatura e/o partecipare ai processi di selezione inoltre sarà reso noto insieme alla realizzazione ufficiale del progetto.