Importanti novità in arrivo per tutti i lavoratori dipendenti per quanto riguarda il Tfr (Trattamento di Fine Rapporto) e le pensioni integrative garantite dai fondi pensione. Secondo un emendamento al ddl sulla concorrenza approvato nei giorni scorsi dal Senato, non sarà più obbligatorio scegliere tra liquidazione e pensione integrativa, ma si potrà decidere di destinare gli accantonamenti annuali ad entrambi i sistemi, anche con percentuali differenti.
Vediamo quali sono le nuove regole in materia di previdenza integrativa che metteranno fine al dualismo TFR-Fondi pensione.
Le nuove regole: il TFR nei Fondi pensione anche solo in parte
Introdotto dieci anni fa, il sistema delle pensioni integrative si prefigge di offrire ai lavoratori dipendenti la possibilità di costruire un’integrazione, appunto, all’assegno pensionistico, grazie al versamento degli accantonamenti del TFR nei Fondi pensione che dovrebbero, in teoria, garantire un rendimento maggiore nel tempo rispetto alle cifre che rimangono in azienda.
Attualmente, i lavoratori devono scegliere, al momento dell’assunzione, se lasciare gli accantonamenti in azienda, incassando il Trattamento di Fine Rapporto sotto forma di liquidazione a fine carriera, o se investirli completamente in uno dei fondi di categoria.
La seconda alternativa scatta in automatico nel caso in cui il lavoratore non esprima alcuna preferenza e il TFR viene destinato nel fondo pensione aziendale o di categoria oppure, in assenza di quest’ultimi, a FondINPS, il fondo previdenziale gestito direttamente dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Il ddl concorrenza, che dovrà ancora affrontare un passaggio alla Camera prima della sua approvazione, prevede invece che il lavoratore possa decidere di versare nei fondi pensione anche solo una percentuale del suo TFR, mentre la parte restante potrà continuare ad essere accantonato come accade attualmente e percepito a fine carriera lavorativa.
Le altre novità per i Fondi pensione previsti dal ddl concorrenza
La fine della concorrenzialità tra i due regimi di accantonamento del TFR, liquidazione e Fondi pensione, non è l’unica novità inserita nel ddl concorrenza di prossima approvazione. Tra le nuove regole per i Fondi previdenziali viene anche prevista la possibilità, nel caso in cui il lavoratore venga a trovarsi in una situazione di disoccupazione per un periodo superiore a 24 mesi, di anticipare il trattamento. Attualmente questa possibilità è prevista dopo 48 mesi di disoccupazione.