Il Senato ha approvato il ddl Concorrenza, dopo 19 mesi di stop e grazie al voto di fiducia posto dal primo ministro Gentiloni.Sono stati necessari quasi due anni dalla prima approvazione alla Camera perché il disegno di legge arrivasse a quella che dovrebbe essere la sua stesura definitiva. Il testo, a questo punto, ritorna alla Camera per la sua approvazione definitiva modificato in numerosi punti, tanto che i 33 articoli iniziali sono diventati 74. Frutto del lavoro delle lobbies che, evidentemente, ha dato i suoi frutti, a giudicare dalle proteste che le associazioni dei consumatori hanno immediatamente rivolto verso alcune delle misure approvate e per la ‘sparizione’ di altre.
Tra i provvedimenti previsti dal ddl, infatti, il ritorno ‘camuffato’ delle penali per chi cambia operatore telefonico e gli sconti Rc auto a discrezione delle compagnie.
Assicurazioni, telefoni, farmacie: cosa cambia col ddl Concorrenza
Ecco alcune delle principali misure contenute nel ddl Concorrenza approvato in Senato:
- Assicurazioni Rc auto. Le compagnie potranno effettuare sconti sulle tariffe auto ma solo a determinate condizioni: l’automobilista deve accettare di montare la scatola nera sulla sua auto, deve accettare di sottoporre preventivamente la vettura ad un accertamento sulle sue condizioni, deve montare un dispositivo che impedisce di accendere il motore se ha bevuto troppo. Gli sconti dovranno a loro volta essere regolamentati dall’Istituto di Vigilanza IVASS.
- Telefoni. Tornano le penali, abolite dalla legge Bersani del 2007, per chi cambia operatore telefonico, sia fisso che mobile. L’unico limite è che le aziende non potranno imporre costi di uscita superiori ai "costi reali sopportati".
- Farmaci e farmacie. Tra i soci delle farmacie non potranno esserci medici, produttori di farmaci e informatori scientifici. Bloccata la liberalizzazione dei farmaci di fascia C che continueranno ad essere venduti sono in farmacia.
- Gas e luce. Il regime di ‘maggior tutela’ nei mercati del gas e dell’elettricità sparirà a partire dal 1° luglio 2018.
Federconsumatori contro il ddl Concorrenza: ‘Non è scritto per i cittadini’
Non si è fatta attendere la protesta delle associazioni dei consumatori, come Adusbef e Federconsumatori, che hanno apertamente parlato del ddl Concorrenza come di una pessima legge ‘scritta per le aziende e non per i cittadini’.
Viene inoltre bollata come ‘una scorrettezza’ il fatto di aver fatto approvare il disegno di legge ricorrendo al voto di fiducia, impedendo un serio dibattito sulle norme e favorendo gli interessi di banche, assicurazioni e soprattutto gestori di energia elettrica.