Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, venerdì 23 giugno 2017, sono relative alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano a proposito dell'alto numero di domande già fatto registrare per l'Ape Sociale e la Quota 41, dichiarazioni in risposta alle affermazioni dell'ex Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e dell'attuale Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.

Pensioni, notizie oggi 23 giugno 2017: Cesare Damiano risponde a Matteo Renzi su Ape Sociale e Quota 41

Il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano ha commentato le dichiarazioni entusiastiche dell'ex premier Matteo Renzi, a proposito dell'avvio sprint delle domande per l'Ape Sociale e per la Quota 41. L'ex ministro ritiene che sia giusto che il leader del Partito Democratico rivendichi il risultato ottenuto dal suo Governo anche se Damiano rammenta come la Commissione Lavoro abbia lottato per sei anni per conquistare otto salvaguardie che hanno riguardato quasi 170mila lavoratori e come la stessa Commissione abbia dato ispirazione per la realizzazione dell'Ape, attraverso le proposte di legge, presentate nel 2013 e inerenti alla flessibilità pensionistica: in quell'occasione Renzi, però, non prestò ascolto per paura di come avrebbe reagito l'Europa.

A proposito dei fondi 'risicati' messi a disposizione per questo esordio delle due nuove misure di accesso pensionistico, l'onorevole Damiano ha sottolineato come nessun lavoratore che ne abbia diritto dovrà essere lasciato indietro: da qui l'intenzione di chiedere 'risorse aggiuntive nella Legge di Bilancio'.

Ultime notizie pensioni ad oggi 23 giugno 2017: Damiano 'Rivedere meccanismo che aggancia requisiti previdenziali all'adeguamento alla speranza di vita'

E' un Cesare Damiano che, non solo ha risposto all'Ex Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ma che ha voluto replicare anche al Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in merito al tanto odiato meccanismo che aggancia automaticamente i requisiti previdenziali all'adeguamento alla speranza di vita.

Come avrete senz'altro letto, c'è il timore che, dal 2019, proprio questo meccanismo conduca ad un innalzamento dell'età pensionabile sino ai 67 anni: un'indiscrezione che, per altro, è stata subito smentita da Poletti. 'Si tratta di una norma introdotta al tempo del Governo Berlusconi - ha rammentato Cesare Damiano - e andrebbe cancellata'.

L'ex Ministro del Lavoro sottolinea come l'accordo tra Governo e sindacati del settembre scorso ha compiuto un primo passo, bloccando, di fatto, questo meccanismo per i lavori usuranti. Damiano ha parlato, inoltre, di errori e contraddizioni in quanto proprio adesso che si sta elogiando il successo dell'anticipo pensionistico raggiunto con l'Ape Social si torna a parlare di innalzamento dell'asticella per quanto riguarda l'età pensionistica.

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