Continua a tenere banco il tema della riforma delle Pensioni e della pensione anticipata in Italia. In queste ore è tornato alla ribalta il problema dell'aspettativa di vita, che potrebbe aumentare l'età minima per la pensione di vecchiaia, innalzandola a 67 anni e continuando a farla aumentare fino ad arrivare a 70 anni nel 2050. Proprio su questo tema ci avete chiesto nei commenti e sulla pagina facebook 'Ultime Pensioni' dei chiarimenti e allora vediamo qual è la situazione attuale, e le parole rilasciate dal presidente della commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, che si è schierato contro questo provvedimento e contro il decreto direttoriale chiamato a innalzare già entro la fine dell’anno l’età pensionabile a 67 anni.

Pensioni anticipate ultime novità oggi 19 giugno 2017: età minima a 67 anni?

La notizia è rimbalzata su diversi quotidiani, tra cui anche sull'Eco di Bergamo che oggi spiega come i tecnici del Governo in queste ore stiano vagliando l'ipotesi per alzare l'età minima dagli attuali 66 anni e 7 mesi a 67 anni. Questo, come spiegato sul giornale, a causa dell’aumento della speranza di vita che l'individuo ha una volta compiuti i 65 anni di età. L'Eco di Bergamo riporta come "per gli uomini si è allungata da 18,6 a 19,1 anni. Per le donne invece da 22 a 22,4." Sull'argomento è intervenuto in queste ore anche Cesare Damiano che ha spiegato come andrebbe fermata la norma introdotta nel 2010 dal Governo Berlusconi sull'aspettativa di vita e come questa sia un controsenso rispetto alla scelta di consentire un anticipo pensionistico tramite l' APE sociale.

Ultimissime novità precoci e anticipate di oggi: Damiano contro l'uscita a 67 anni

Damiano sulla pensione anticipata si è sempre schierato dalla parte dei precoci e dei quota 41 e anche oggi ha commentato questa ipotesi di un decreto direttoriale per innalzare l’età pensionabile a 67 anni già entro la fine dell'anno e ha spiegato come questo vada fermato essendo un controsenso rispetto l’attuale scelta dell’anticipo pensionistico grazie all'entrata in vigore del’Ape sociale e con il miglioramento della norme per i lavoratori precoci grazie all'uscita per alcuni di loro con quota 41 senza limiti di età.

Inoltre resta in vigore la legge 122 del 2010 che convertiva il decreto 78/2010 e che adegua i requisiti di accesso allla pensione agli incrementi della speranza di vita ogni 3 anni. Il prossimo scaglione sarebbe nel 2019, in cui l'età si alzerà a 67 anni e come ricorda Damiano "Di questo passo nel 2050 serviranno 70 anni".

Per il presidente della Commissione lavoro è necessario che il Governo non proceda in questo senso e convochi al più presto un nuovo tavolo con i sindacati per avanzare alla fase 2 della riforma delle pensioni del verbale sottoscritto l'anno scorso. Noi come sempre vi terremo aggiornati sugli sviluppi inerenti la pensione anticipata e le ultimissime sui precoci, voi se volete potete cliccare segui in alto.