Si avvicina inesorabilmente il vaglio di prova per coloro che aspirano all'autorevole posto in magistratura bandito dal Ministero della Giustizia qualche mese fa e che vedrà lo svolgimento degli esami nelle giornate 11, 12 e 14 luglio. Il vero scoglio del concorso, come risaputo, sarà lo svolgimento delle prove scritte ed è per questo motivo che sono stati resi noti alcuni dettagli utili per facilitare la comprensione del meccanismo d'esame. Analizziamoli di seguito.
Durata e modalità delle prove
I candidati dovranno utilizzare l'ingresso nord della Fiera di Roma, raggiungibile non soltanto tramite autobus oppure taxi ma anche con il treno regionale diretto a Fiumicino che ferma proprio accanto ai padiglioni ed è fortemente consigliato data la notevole frequenza delle corse.
L'accesso ai padiglioni è stato fissato dalle ore 8:00 fino alle 9:00, momento in cui verranno chiusi i cancelli esterni.
Il vademecum che si sta trattando sarà valido per ciascuna delle tre prove che verranno sottoposte ai candidati e che vedranno la composizione dei classici temi di diritto civile, penale ed amministrativo in un arco di tempo totale di otto ore.
Dalla dettatura delle tracce:
- sarà possibile ritirarsi da ciascuna delle prove dopo aver atteso almeno 4 ore;
- si potrà (solo allora) iniziare a scrivere o annotare sui fogli protocollati forniti dall'Amministrazione;
- si consentiranno i servizi igienici (solo dopo 2 ore dall'inizio della prova).
Dovranno inoltre, al termine della prova, essere consegnate sia la bella che la brutta copia scritte - necessariamente - con la penna dello stesso colore (blu o nera).
Nella sezione Strumenti > Concorsi, esami, selezioni e assunzioni del sito internet ufficiale del Ministero della Giustizia, si legge nella nota pubblicata per i dettagli utili che potranno intervenire controlli sui candidati in ogni occasione, anche durante lo svolgimento delle prove - oltre che nella fase di identificazione ed ingresso.
Inoltre si specifica che eventuali spiegazioni o chiarimenti in merito al tema che deve essere svolto non possono essere richiesti né ad altri candidati e neppure alla commissione e che vengonobanditi dispositivi elettronici o di comunicazione che non sono ammessi durante le prove.
Per quanto riguarda i codici?
Molti sono i dubbi circa i codici ed i testi di legge ammessi soprattutto tenendo presente che ne sono usciti di nuovi e anche comprensivi delle disposizioni delle tre materie base.
La nota pubblicata sul sito ufficiale del Ministero della Giustizia fa luce sul punto controverso e ci dice che:
- Non sono ammessi codici illustrati, esplicati articolo per articolo, annotati oppure commentati con dottrina e/o giurisprudenza nonché recanti schemi o suggerimenti di alcun tipo (ad esempio tabelle in materie di reati piuttosto che competenze di organi);
- Sono ammessi invece, i semplici testi dei codici, delle leggi e dei decreti dello Stato, del «Corpus iuris» e delle istituzioni di Gaio nonché codici con indice cronologico, analitico-alfabetico (o sistematico-alfabetico) oppure sommario.
Cosa si rischia?
Non solo l'esclusione dal concorso ma l'Amministrazione si riserva la possibilità di denunciare penalmente il candidato trovato in possesso o intento ad utilizzare il codice contraffatto.
Il tempo stringe e la preparazione si fa quantomai complessa negli ultimi giorni (soprattutto per la corsa agli aggiornamenti, alle normative oppure alle ultime sentenze): per questo motivo si consiglia di allentare la tensione e di recarsi alle prove con dell'acqua e del cibo, non solo perché perché le 8 ore potrebbero sembrare interminabili ma anche per via del caldo che renderà difficile soprattutto l'accesso ai locali adibiti.