Pronto a cambiare il Testo unico sui Concorsi Pubblici: parola d'ordine, digitalizzazione. Il Testo unico sui concorsi infatti sta per essere riscritto: è quanto si apprende dall'ultimo Consiglio dei ministri in cui è stato approvato, in via preliminare, un provvedimento che snellisce la burocrazia in tema di concorsi e adegua il nuovo panorama legislativo italiano alla riforma sul reclutamento, avviata in verità già alcuni mesi fa. Tra i punti principali delle modifiche analizziamo la digitalizzazione delle procedure, alcune disposizioni di favore per alcuni candidati e il portale del reclutamento (InPA) reso obbligatorio per tutte le Pubbliche amministrazioni.

Per l'approvazione definitiva, il provvedimento è stato già inviato in Conferenza unificata per l'intesa che, se raggiunta, permetterà al testo di approdare in Consiglio di Stato. Analizziamo punto per punto la riforma dei concorsi pubblici che ha preso piede anche nel D.P.R. 487/1994, quale Testo unico dei concorsi pubblici.

La digitalizzazione dei nuovi concorsi pubblici

Anche se ormai da mesi si stanno svolgendo quasi tutti i concorsi in via telematica, adesso anche il DPR del 1994 viene adeguato: non si farà più riferimento a prove o test con carta e penna ma si utilizzeranno soltanto strumenti e procedure digitali. Il sito del Dipartimento della Funzione pubblica indica, in via esemplificativa, quelle che saranno le fasi principali da digitalizzare: accesso alla procedura, svolgimento delle prove, nomina delle commissioni, pubblicazione delle comunicazioni, svolgimento dei concorsi unici, assunzione in servizio.

Per esempio, negli ultimi concorsi Ripam-Formez PA si è fatto ricorso all'utilizzo di tablet connessi da remoto.

Portale del reclutamento

Continua a stabilizzarsi il portale InPA, nuovo portale del reclutamento, che permetterà a migliaia di candidati di presentare domanda per partecipare a uno o più concorsi in digitale e tramite il proprio curriculum vitae già registrato sul sito.

Accedendo tramite SPID e utilizzando gli strumenti già indicati dal Ministero della Pubblica amministrazione per lo snellimento delle procedure (come ad esempio il nodo Pago PA per il pagamento delle tasse di concorso direttamente dal portale), sarà molto più veloce e semplice partecipare ai concorsi banditi dalle diverse P.A. [VIDEO]

A partire dal 1° novembre l'utilizzo del portale InPA diverrà obbligatorio per la Pubblica amministrazione e sarà esteso anche per le Regioni e gli enti locali.

Meno ostacoli in ingresso

Il DPR è intervenuto anche sul tasso di partecipazione ai concorsi pubblici. In particolare, per tenere in considerazione anche le novità intervenute con il D.L. 36/2022, sono state previste disposizioni di favore per donne in gravidanza o in stato di allattamento oppure candidati DSA (ossia con Disturbi Specifici dell'Apprendimento). Si vuole dunque garantire una maggiore parità di genere anche per l'accesso in Pubblica amministrazione. Infine, sono state abrogate anche delle norme obsolete oppure che sono incompatibili con la riforma del reclutamento.