Riforma Pensioni fase 2, molte le proposte che bollono in pentola. Dalla definizione della pensione minima garantita per tutelare il futuro previdenziale dei giovani alla riduzione dei requisiti anagrafici e contributi richiesti per l'Anticipo pensionistico volontario già introdotto con la fase 1 degli interventi sul sistema previdenziale che sarà attivo nei primi giorni del mese di settembre. In questo caso, tra le proposte in discussione nel tavolo di confronto tra governo e sindacati, il riconoscimento del lavoro di cura dei familiari e le disparità esistenti tra donne e uomini nelle carriere lavorative e previdenziali.

Pensioni, ecco i punti principali del confronto fra governo e sindacati

Poi: nuovi incentivi fiscali alle imprese che assumono giovani, con la previsione di un abbassamento del cuneo in maniera stabile. Ma anche l'apertura di una discussione sulla legge per la rappresentanza sindacale e datoriale, che riguarda quindi sia le organizzazioni a tutela dei lavoratori (come Cgil, Cisl e Uil, per citare le più rappresentative) sia quelle a tutela delle imprese, a partire da Confindustria. Sono questi i punti principali del tavolo di confronto tra l'esecutivo e le parti sociali che sono tornati a riunirsi ieri nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in via Veneto 56 a Roma, dove sono in programma altri tre incontri tra agosto e settembre.

Ieri il punto della situazione prima delle ferie estive. A fine del mese di agosto il confronto tra governo e sindacati ricomincerà con lo scopo di trovare la quadra e quindi un condivisione d'intenti per sottoscrivere un'intesa generale in vista della discussione sulla legge di Bilancio 2018 che dovrà prevedere gli interventi della seconda fase della riforma pensioni.

Dall'Ape potenziato agli incentivi alle imprese sulle assunzioni di giovani

In particolare, secondo quanto si apprende dall'Ansa, sono cinque le riunioni già fissate dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. Sull'innalzamento dell'età pensionabile in automatico per adeguarla alle speranze di vita, Poletti ha ribadito ancora una volta che si potrà aprire una discussione "nel merito" della questione soltanto "dopo che l'Istat- ha detto - avrà dato gli elementi di valutazione".

Quindi dopo la pausa estiva, in autunno, tra i mesi di settembre e ottobre, quando arriveranno i nuovi dati rilevati dall'Istituto nazionale di statistica. I sindacati, su questo capitolo, in particolare, non intendono abbassare la guardia e ritengono sia praticamente inaccettabile l'ulteriore aumento dei requisiti anagrafici per l'accesso al trattamento pensionistico a 67 anni nel 2019. La richiesta che viene ribadita con forza dai sindacati è quindi quella di fermare l'automatismo previsto dalla legge Fornero.