Mentre infiamma il dibattito sull'età pensionabile e sulla fase due della riforma Pensioni alimentato ieri ed oggi dal responsabile economico del Pd di Renzi, Tommaso Nannicini, il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, "esulta" per l'imminente arrivo dell'Ape volontario destinato ai lavoratori over 63. Come annunciato da Palazzo Chigi il decreto attuativo è quasi pronto, mancano gli ultimi ritocchi alla luce delle osservazioni del Consiglio di Stato e poi la firma del presidente del consiglio Paolo Gentiloni. La pensione anticipata con la formula del prestito previdenziale dovrebbe così essere attiva entro i primi giorni di settembre ma con effetto retroattivo a partire dal primo maggio come previsto dalla legge di Bilancio 2017, su questo però il nodo sembra ancora da sciogliere.

Pensioni, Damiano: bene decreto attuativo Anticipo pensionistico volontario

"Il decreto - ha detto il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio parlando di buone notizie per l'Anticipo pensionistico volontario - sarà firmato da Gentiloni al massimo entro i primi giorni di settembre". A settembre, dunque, arriverà la soluzione per l'uscita anticipata dal lavoro rivolta a chi ha almeno 63 anni di età e 20 anni di anzianità; inoltre, tra i requisiti richiesti, anche assegni mensili non inferiori a quasi 702 euro, come ha spiegato l'ex ministro del Lavoro del Governo Prodi che nel frattempo chiede di postdatare al 2021, piuttosto che al 2019 come attualmente previsto. l'aumento dell'età pensionabile per l'adeguamento alle aspettative di vita registrate dall'Istat.

Queste modalità di accesso a questa nuova formula di pensione anticipata "si aggiunge - ha ricordato Cesare Damiano - all'Ape sociale, che è riservata- ha specificato - a chi svolge lavori gravosi". L'Ape volontario, praticamente, è un prestito che viene erogato dalle banche e garantito dalle assicurazioni con il coordinamento dell'Inps.

'Mettere a punto proposte per la flessibilità previdenziale e l'età pensionabile'

Per questo, dopo il decreto attuativo, dovrebbero essere sottoscritti dei protocolli. Il costo dell'anticipo finanziario dovrebbe essere massimo del 5,5% del valore del trattamento previdenziale per ogni anno d anticipo richiesto. Vanno compresi i costi della polizza assicurativa.

Damiano sottolinea il fatto che il decreto attuativo di cui è stato annunciato l'imminente arrivo arriva comunque con molto ritardo rispetto ai tempi previsti dalla legge di Bilancio 2017. "Giunti fin qui - ha sottolineato il presidente della commissione Lavoro della Camera - si tratta di effettuare una messa a punto di tutta la normativa che riguarda - ha specificato Damiano - la flessibilità previdenziale e l'età pensionabile". Tra le proposte, intanto, quella di garantire la retroattività dell'Ape volontario a partire da maggio 2017, come chiesto dal Consiglio di Stato visto che così è stato previsto con la manovra economica e finanziaria. Poi viene chiesto di garantire le coperture finanziarie per l'Anticipo pensionistico sociale e la Quota 41 destinata solo a una parte dei lavoratori precoci "visto - ha evidenziato Damiano - il successo dell'iniziativa".