Il confronto sulla fase 2 della riforma Pensioni anima ininterrottamente il dibattito politico e sindacale estivo, mentre ancora si resta in attesa del decreto della presidenza del consiglio dei ministri per l'attuazione - a partire dai primi giorni di settembre con effetto retroattivo a decorrere dal primo maggio - dell'Anticipo pensionistico volontario introdotto con la legge di Bilancio 2017. Sull'aumento automatico dell'età pensionabile per adeguarla alle aspettative di vita rilevate dall'Istituto nazionale di statistica si preannuncia uno scontro non solo tra governo e sindacati ma anche all'interno della stessa maggioranza.
Pensioni, fase 2 riforma: torna in campo Tommaso Nannicini
Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, rispettivamente presidente della commissione Lavoro di Camera e Senato, sono contrari all'aumento dei requisiti anagrafici per l'accesso al trattamento previdenziale a partire dal 2019 e propongono, intanto, uno slittamento fino al 2021. Sta di fatto che mentre l'esecutivo prende tempo con la "scusa" di attendere i nuovi dati che saranno diffusi dall'Istat a fine ottobre, il Pd, partito di maggioranza relativa in Parlamento, tramite il componente della segreteria esperto di economia, previdenza e lavoro, Tommaso Nannicini, fa sapere che non è pensabile lo stop all'adeguamento dell'età pensionabile alle speranze di vita perché metterebbe a rischio il sistema pensionistico attualmente disciplinato dalla legge Fornero sul versante delle coperture finanziarie.
Il timore è quello di mettere a rischio i conti pubblici e incrinare i rapporti con Bruxelles.
Nuovo intervento su Twitter del responsabile economico del Pd
Per l'Unione europea, infatti, la legge Fornero varata dal Governo Monti nel 2011 con il sostegno della maggioranza di larghe intese, rappresenta ancora oggi una garanzia per le finanze pubblica italiane e per gli equilibri europei.
Dopo un'intervista pubblicata ieri sul Corriere della Sera, Tommaso Nannicini, che ha già coordinato da sottosegretario alla presidenza del consiglio del Governo Renzi il tavolo di confronto sulla fase 1 della riforma pensioni, interviene oggi con un post su Twitter. "Dobbiamo garantire - ha scritto sul social network il responsabile economico del Partito democratico - la sostenibilità del sistema previdenziale e l'equità fra generazioni". Ancora aperta su più fronti, dunque, la partita sulla fase due della riforma pensioni.