Sono state pubblicate in quasi tutte le province italiane le Graduatorie definitive, in seguito all'aggiornamento e all'inserimento in seconda e terza fascia per il triennio 2017/2018. Un risultato mai raggiunto negli anni precedenti quando, per le definitive, bisognava attendere almeno due o tre mesi dall'inizio dell'anno scolastico. Ai docenti, adesso, non resta che aspettare le convocazioni, le quali sono previste già per la fine del mese di settembre, mentre sono già cominciate quelle fino ad avente diritto. Tuttavia esiste un metodo alternativo per i supplenti al fine di ottenere un incarico: andiamo a scoprire quale.

Messa a disposizione 2017: un metodo per essere convocati al di fuori delle graduatorie

Il modello di messa a disposizione (Mad) è una domanda informale, che le segreterie scolastiche possono usare nell'eventualità di graduatorie esaurite o per la convocazione di insegnanti specializzati al di fuori delle graduatorie. La domanda, in formato cartaceo, sarà inoltrata dal docente mediante il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (Pec), o tramite fax o raccomandata A/R, ed è possibile inviarla anche in altre province in cui l'aspirante non è iscritto in graduatoria. Contrariamente a quanto molti pensano, non esistono attualmente divieti vigenti sull'invio delle Mad, né sul numero di scuole a cui spedirla, né sulle province in cui l'insegnante intende candidarsi.

Nella Messa a disposizione, che è un'istanza personalizzabile, l'aspirante docente dovrà indicare i propri dati personali, i recapiti personali (email e numeri di telefono), e ovviamente la classe di concorso che corrisponde alla materia per cui intende candidarsi all'insegnamento. Ovviamente al fine di candidarsi per una determinata classe di concorso, il supplente dovrà dimostrare di essere in possesso del titolo di studio e di tutti i crediti necessari per accedervi.

Supplenze 2017: come funziona la Mad

Quando il docente, o aspirante tale, prenderà servizio tramite Messa a disposizione, non potrà cumulare il punteggio dei rapporti lavorativi in due province diverse. L'invio delle Mad da parte degli insegnanti, sia inseriti in una graduatoria di altra provincia sia non inseriti in alcuna graduatoria, non è esplicitamente vietato dalle disposizioni vigenti in materia, e non viene sanzionato dal Miur, in quanto consente alle istituzioni scolastiche di riempire spezzoni e cattedre vuote.