Torniamo ad aggiornare le lettrici della nostra rubrica "Parola ai Comitati" riportando in anteprima il nuovo punto della situazione settimanale ad opera di Orietta Armiliato, fondatrice del Comitato Opzione Donna Social. "Il sentimento in questi giorni che portano inesorabilmente verso l'ultimo trimestre dell'anno e conseguentemente la chiusura degli esercizi, è che quando si lavora per "aggiustare" spesso e ancor più che normalmente, non si riesce ad accontentare tutti", ha evidenziato Armiliato, pur sottolineando che "nessuno di noi si aspetta una riforma pensionistica, anche se ci piacerebbe ed oggettivamente se ne evidenzia il bisogno, considerato che le iniquità da sanare sono tante e tanti sono gli errori da correggere e che creano diseguaglianze fra uguali".

Prosegue il confronto tra Governo e Sindacati

Stante la situazione, "è corretto rilevare però che gli importanti passi avanti fatti nello scorso esercizio verso quella ricercata ed attesa flessibilità, sono stati forieri di possibilità di uscita dal lavoro anticipatamente per un contingente di lavoratori, specie quelli maggiormente disagiati come si conviene ad una società che si definisce civile. Il tavolo di concertazione del quale sono commensali Governo e Sindacati, apparecchiato oramai da un anno, anche questa volta non ha portato alcuna definizione degli articoli contenuti all'interno del verbale di intenti. Il Governo vuole aver contezza dell'ammontare certo stanziato alla voce previdenza e non vuole, evidentemente, lavorare su stime previsionali.

Le motivazioni non ci sono note: i benpensanti possono credere sia per non alimentare nei laboratori aspettative che potrebbero essere disattese, i malpensanti invece pensano che si voglia "allungare il brodo" per non voler dichiarare anzi tempo che sulla posta previdenza si investirà poco per non dire pochissimo.... In ogni caso, in queste ultime ore abbiamo preso atto delle proposte e delle contro proposte che ora il Governo con i suoi tecnici sta soppesando valutandone gli impatti sui conti pubblici presenti e futuri, così come abbiamo preso atto che il popolo degli indignati che esiste e che è composto da quelli che sono contro tutto e tutti dal codice politico a quello morale, sta scalpitando".

Comitato non soddisfatto, ma ci sono premesse per un provvedimento utile

Dal punto di vista delle iscritte al Comitato, "noi, cercando di mantenere equilibrio e buon senso, al cospetto di queste mozioni, non possiamo certo dire di ritenerci soddisfatti tuttavia, il fatto che sia stata sottolineata la volontà di non creare discrimine fra donne madri e donne non madri, ben ci fa sperare di poter leggere presto una proposizione che sia accessibile a tutto il genere femminile, pur con dei distinguo di fattispecie.

Annotiamoci quindi queste date : 21 Settembre presentazione del DEF 20 Ottobre avvio in Commissione Bilancio dei lavori per la produzione della legge di bilancio. Nel frattempo, si rischeduleranno incontri ai tavoli di concertazione che seguiremo con la consueta puntualità, senza dimenticarci che prenderemo atto nei prossimi giorni anche di quelli che saranno i proponimenti della Commissione Lavoro [...] per quanto invece al nostro specifico obiettivo, ovvero riconoscimento e valorizzazione del lavoro di cura che consenta alle donne la possibilità di pensionarsi anticipatamente rispetto alla norma riteniamo sia, al di là dei risultati che riusciremo ad ottenere, fondamentale avere all'attivo un primo riconoscimento dal quale poi non si potrà più prescindere ma solo andare avanti e migliorare".

In conclusione, secondo Armiliato "la strada per arrivare alla conclusione di questa partita è ancora lunga e purtroppo, come ha detto il Ministro Poletti "il sentiero è stretto", io aggiungerei tortuoso ed in salita ma, le donne sono attrezzate alla fatica come sappiamo non riconosciuta, chissà che questa volta invece...".

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