"La nostra richiesta, politica e a costo zero, è quella di spostare a giugno la decisione di innalzare di cinque mesi l'attuale età pensionabile e di aprire, nel frattempo, un tavolo di confronto con i sindacati che consideri il calo dell'aspettativa di vita avvenuto nel 2015", lo ha affermato il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano dopo che il Ministro Poletti ha lasciato intendere che il Governo non affronterà il delicato tema che ormai da mesi affligge migliaia di lavoratori italiani.

Damiano pronto a nuovi emendamenti

Una profonda delusione è arrivata anche dalle organizzazioni sindacali che si sono dette pronte ad avviare nuove battaglie al fine di arrivare ad una soluzione concreta. Anche la proposta di legge n. 4600 firmata dal deputato della Lega Nord Roberto Simonetti sembrerebbe essere destinata al dimenticatoio. Il disegno di legge, infatti, mirerebbe al blocco dell'adeguamento dei requisiti pensionistici alla speranza di vita fino al 2022, al fine di salvaguardare anche i cosiddetti lavoratori precoci e soprattutto le lavoratrici. Cosa che non è stata presa in seria considerazione dall'esecutivo.

E' questo il motivo che spinge l'onorevole Damiano a condurre una nuova battaglia in Parlamento che potrebbe portare a nuove proposta in campo previdenziale.

L'ex ministro del Lavoro, infatti, avrebbe evidenziato alcune richieste basate sulla revisione dell'Ape Sociale e sul meccanismo di Quota 41: Damiano si è detto pronto alla presentazione di nuovi emendamenti al fine di migliorare l'attuale normativa che disciplina l'uscita dall'attività lavorativa.

Quota 100 sarà ancora oggetto di discussione

Un occhio di riguardo, inoltre, andrebbe anche all'ottava misura di salvaguardia a favore degli esodati e alla proroga del regime sperimentale donna; temi che non saranno contenuti nella Legge di Stabilità 2018. Nel mirino anche il meccanismo di Quota 100, che consentirebbe l'uscita anticipata a migliaia di lavoratori dopo il raggiungimento di almeno 62 anni di età anagrafica e 38 anni di versamenti contributivi oppure 63 anni di età e 37 anni di contribuzione effettiva o ancora, 64 anni di età e 36 anni di versamenti contributivi.

Di certo, per Cesare Damiano non potrà mancare un emendamento anche sulla quota 100, visto che la misura è stata per troppo tempo trascurata e che come molti provvedimenti non sarà contenuta nella nuova Legge di Bilancio che entrerà in vigore a partire dal prossimo anno.