"Ci auguriamo una disponibilità del Governo a rimandare la decisione al 2018", è quanto chiede il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano all'esecutivo per quanto riguarda il rinvio del decreto sull'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita.
Verso il rinvio dell'aseguamento a giugno?
Un argomento molto discusso negli ultimi tempi che potrebbe determinare un innalzamento di ulteriori cinque mesi dell'età pensionabile: a partire dal 2019, quindi, si potrebbe passare dai 66 anni e 7 mesi attualmente vigenti ai 67 anni di età anagrafica per il conseguimento della pensione di vecchiaia.
L'obiettivo del deputato del Partito Democratico, infatti, consisterebbe nel rinviare il decreto al prossimo anno, ovvero a giugno del 2018 in modo tale da poter avere più tempo per prendere le decisioni necessarie. Una richiesta che potrebbe sin da subito realizzarsi visto che non andrebbe a gravare sui conti pubblici. Tuttavia, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Ansa, si potrebbe decidere di differenziare l'età pensionabile a seconda della professione svolta anche se il Governo Gentiloni ancora dovrà decidere il da farsi. "Insisto nel chiedere al Governo di non procedere col decreto di fine anno a sancire l'innalzamento dei 67 anni dell'età pensionabile", spiega ancora l'ex ministro del Lavoro Damiano.
Governo concentrato su altre priorità
Intanto, l'esecutivo sembrerebbe concentrato su altri temi prioritari da inserire nella prossima Legge di Stabilità: dai giovani, alle lavoratrici, all'estensione dell'Ape Sociale e della Quota 41 e alla proroga del regime sperimentale donna. Temi molto importanti che dovrebbero essere affrontati al più presto per garantire una maggiore flessibilità in uscita.
Per questo motivo, una risposta dall'esecutivo potrebbe arrivare in un secondo momento. Anche il deputato della Lega Nord Roberto Simonetti continua la sua battaglia al fine di ottenere una risposta esaustiva dall'esecutivo sul blocco dell'adeguamento dei requisiti all'aspettativa di vita. Di fondamentale importanza, infatti, è la nuova proposta di legge n.
4600 incardinata in Commissione Lavoro alla Camera e che sta seguendo tuttora il suo iter parlamentare. La proposta, infatti, avrebbe già ottenuto il voto dalla Camera e dovrà passare dinanzi la Commissione Bilancio la Senato per un secondo esame. La pdl n. 4600, infatti, lascia un ulteriore speranza a quei lavoratori prossimi alla pensione.