"Vogliamo passare dalla logica del commissariamento alla logica della stabilità e puntiamo all'estensione dell'Ape Sociale. Su questi temi eserciteremo la nostra pressione", lo ha spiegato il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano pronto a mettere nuovamente le mani in alcuni correttivi da apportare ad alcune misure contenute nella Legge di Stabilità.
Damiano punta a nuovi correttivi
Estendere l'Ape Sociale, il meccanismo di Quota 41 oltre al ridimensionamento della Governance dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e la proroga delle prestazioni a sostegno del reddito a favore dei disoccupati.
Sono questi gli obiettivi fondamentali prefissati dalla minoranza Dem che mira a nuove modifiche. Come anticipato dal Presidente Damiano, infatti, la Commissione Lavoro alla Camera potrebbe presentare una nuova proposta di legge sul fronte lavoro riguardante in modo particolare l'innalzamento delle mensilità da quattro a otto mesi in caso di licenziamento individuali avvenuto in un'azienda con più di quindici dipendenti.
L'ex ministro del Lavoro, inoltre, si sarebbe concentrato sulle nuove misure previdenziali concesse dalla precedente Legge di Stabilità entrata in vigore lo scorso gennaio 2017. Si tratta dell'Ape Sociale e del meccanismo di Quota 41 riservate solo ad una particolare categoria di beneficiari più economicamente svantaggiate quali: disoccupati, caregivers, lavoratori addetti a mansioni usuranti e invalidi al 74 %.
L'idea di Damiano, si concentrerebbe sull'estensione delle platee dei beneficiari dell'Ape social alle altre quattro individuate per il blocco dell'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita. Di fondamentale importanza è anche la proroga del reddito ponto fino a 1.500 euro mensili al 2018; una misura che potrebbe arrivare con la nuova Legge di Stabilità che entrerà in vigore il prossimo anno.
Nel mirino anche l'ampliamento della Quota 41
Spazio anche ai lavoratori precoci che potrebbero rientrare nel piano di estensione della Quota 41 e riuscire ad accaparrarsi l'agognato pensionamento dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di versamenti contributivi indipendentemente dall'età anagrafica. Si tratterebbe di circa 60 mila posti a disposizione riservati ai lavoratori che sceglieranno di anticipare l'uscita attraverso l'Ape Sociale e il meccanismo di Quota 41. Damiano, infatti, avrebbe assicurato la sussistenza di risorse finanziarie da utilizzare per eventuali correttivi.