Il momento del voto che deciderà la prossima legislatura è sempre più vicino. In vista delle elezioni, il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano illustra gli interventi da attuare sulla flessibilità pensionistica senza intaccare in alcun modo la Riforma Fornero.
L'ipotesi dell'ex ministro del Lavoro, infatti, si basa sulla continuazione delle norme introdotte con le precedenti Leggi di Stabilità che hanno portato al decollo dell'Ape Sociale seppur si tratta di una misura in via sperimentale e del meccanismo di Quota 41 anche se abbraccia solo una platea molto ristretta di beneficiari ovvero, disoccupati che hanno esaurito l'intera durata degli ammortizzatori sociali, caregivers che assistono familiari con disabilità grave, invalidi al 74 % e addetti a mansioni particolarmente faticose.
La Legge Fornero deve restare, parla Damiano
"E' semplicemente fuorviante e presta il fianco alle solite sparate demagogiche", ha affermato il Presidente cesare damiano ricordando gli effetti negativi che potrebbe comportare l'eventuale cancellazione della precedente legge previdenziale che nel 2012 ha cambiato radicalmente il sistema previdenziale italiano.
Come afferma il deputato del Partito Democratico, infatti, lo scorso anno sono stati compiuti passi decisamente fondamentali: sono stati introdotti l'Ape Sociale, la Quota 41, l'ottava misura di salvaguardia a favore degli esodati rimasti penalizzati dalla Legge Fornero e il cosiddetto Ape volontario. Nella prossima legislatura occorrerebbe procedere con le stesse misure rendendo l'Ape Sociale una misura strutturale e prorogandola oltre la data del 31 dicembre 2018.
Proroga dell'Od salvaguardia dalla prossima legislatura?
Inoltre, sarebbe necessario proseguire con la proroga del regime sperimentale donna per consentire alle lavoratrici di lasciare in anticipo l'attività lavorativa dopo il raggiungimento di almeno 57 anni di età anagrafica e 35 anni di versamenti contributivi a condizione di accettare il sistema contributivo.
"Occorre continuare sugli ulteriori passi che non siamo stati in grado di compiere nella passata legislatura", spiega ancora Damiano.
L'ex ministro del Lavoro avrebbe inoltre rammentato che sarebbe di fondamentale importanza estendere il meccanismo di Quota 41 a tutti i lavoratori in modo tale da dare loro la possibilità di lasciare il lavoro dopo aver maturato almeno 41 anni di versamenti contributivi indipendentemente dall'età anagrafica. Di fondamentale importanza, anche l'approvazione di una nona misura di salvaguardia volta a tutela gli esodati rimasti esclusi nei precedenti provvedimenti di tutela.