Proposte di Pensioni anticipate a quota 100, a quota 63 con l'anticipo pensionistico Ape social e dell'uscita a quota 41 per tutti, non solo per i precoci: a fare il punto della situazione su Il Messaggero è Marco Leonardi, Consigliere economico del Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni che mette in guardia dal demolire la riforma delle pensioni di Elsa Fornero. Che vi sia una riforma delle pensioni è stato già stabilito a novembre scorso dal Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni con un'intesa con i sindacati Uil e Cisl.

In quella sede fu stabilito che verrà istituita una Commissione di studio che possa studiare i meccanismi delle pensioni anticipate e degli aumenti di età delle pensioni di vecchiaia e i relativi costi della previdenza. L'ampiezza di questa riforma, in altre parole, è tutta da quantificare.

Pensione anticipata 2018 a quota 100 o quota 41 per tutti: le novità

pensione anticipata e pensioni di vecchiaia, nonché le varie proposte di riforma che si basano sulla quota 100, sulla quota 41 dei precoci applicata a tutti i lavoratori, alle misure per le donne (tra le quali l'opzione donna, ma anche l'Ape social con uscita a quota 63), viaggiano su percentuali di spesa rispetto al Pil.

Di sole pensioni, tale rapporto segna l'11 per cento anziché il 16, ma si tratta della tesi di chi sostiene che i costi delle pensioni si possano scorporare da quelli dell'assistenza. Ad esempio, l'anticipo pensionistico Ape social rappresenta una spesa classificata come assistenziale, ma di fatto è una spesa sostenuta per le pensioni anticipate con uscita a quota 63 anni. In ogni modo, tale percentuale è destinata a salire nei prossimi decenni, fino ad arrivare nel 2040 al 18 per cento. Secondo Leonardi, l'unica possibilità di rientrare nelle percentuali sostenibili delle pensioni rispetto al Pil è quella di rimanere nella strada tracciata dalle misure di pensione anticipata e delle pensioni di vecchiaia di Renzi e di Gentiloni.

Si potrebbero prevedere aggiustamenti, ma non vere e proprie riforme delle pensioni: la quota 100 o la quota 41 per tutti, proposte dal M5S e dalla Lega, lo sarebbero.

Novità uscita pensione anticipata con opzione donna a quota 63 contro quota 41 o quota 100

Le pensioni anticipate e le misure a favore del blocco dell'età di uscita della pensione di vecchiaia dovrebbero andare a beneficio solo di determinate categorie di lavoratori, ad iniziare dalle donne che, mediamente, possono vantare un numero di anni di contributi di molto inferiore a quello degli uomini. L'innalzamento dei requisiti di uscita per le pensioni di vecchiaia e dei contributi per la pensione anticipata andrebbe a svantaggiare proprio le lavoratrici.

Anche Leonardi propone un'uscita con le quote, precisamente a quota 63 per le donne, con una nuova opzione donna che possa andare a ricalcolare le pensioni con il meccanismo contributivo. Nell'analisi dell'economista, la proposta di pensione anticipata a quota 41 per tutti (come per i precoci), rimarrebbe svantaggiosa per le donne che sarebbero, mediamente, lontane sia dalla quota 41, che dalla stessa quota 100.