In arrivo novità sulla riforma della pensione anticipata e sulle vie di uscita per arginare gli aumenti degli anni di contributi e dell'età per le Pensioni di vecchiaia: dalle possibilità per le donne alle pensioni dei lavoratori gravosi, dalle ipotesi della quota 100 ai precoci con quota 41, allo sconto per le pensioni anticipate. Ne parla Il Messaggero di oggi, 20 marzo 2018, in merito alle possibilità di uscita prima da lavoro per le donne, per i lavoratori che ricadano nel sistema contributivo e sui paracadute per i lavori faticosi e gravosi.
Abolire la riforma delle pensioni dell'ex ministro Elsa Fornero era nei programmi dei due partiti usciti vincitori alle elezioni politiche di due settimane fa, il M5S e la Lega, tanto è vero che proprio la questione delle pensioni potrebbe risultare il collante tra i due partiti per un eventuale nuovo Governo.
Ultime pensioni anticipate 2018: novità uscita pensione precoci quota 41 per tutti e Ape
Eppure sul costo delle pensioni anticipate e della pensione di vecchiaia al giorno d'oggi è intervenuto proprio Beppe Grillo del M5S, sottolineando quanto un anziano abbia un costo all'anno ben più elevato dello stipendio di suo figlio. In un'ottica, dunque, di realismo nell'affrontare il problema delle pensioni in Italia, la riforma del sistema previdenziale potrebbe risultare da un mix di misure che, da una parte, avvantaggino la pensione anticipata (con la quota 100 o la quota 41 dei precoci per tutti, la proroga dell'uscita con opzione donna), ma dall'altra proseguano il cammino di ritocchi svolto dal Governo Gentiloni alla riforma Fornero (anticipo pensionistico Ape, uscita con sconto per lavori gravosi e usuranti).
Sul piano dei contributi, la pensione anticipata con uscita a quota 41 per tutti rappresenterebbe un ritorno al sistema delle quote pre-riforma Fornero del 2012. Questo meccanismo di pensione anticipata tralascia il requisito dell'età anagrafica per far posto, esclusivamente, agli anni di contributi che dovranno essere almeno 41.
Si darebbe, pertanto, uno sconto a tutti rispetto alle attuali regole delle pensioni anticipate, previste fino al termine del 2018 a 41 anni e 10 mesi per le donne e 42,10 per gli uomini (sconto, rispettivamente, di 10 mesi e di un anno e dieci mesi). Dal 1° gennaio 2019, pensione anticipata e pensioni di vecchiaia aumenteranno gli anni di contributi e l'età anagrafica di cinque mesi: superare la riforma Fornero vuol dire, anche, prevenire l'aumento dei requisiti di uscita con meccanismi alternativi.
Uscita pensione anticipata opzione donna, quota 41, precoci, gravosi e quota 100
Dalla Lega arriva anche la proposta di uscita con pensione anticipata a quota 100 (oltre alla quota 41 per tutti e non solo per i precoci). Si tratterebbe di sommare anni di età e contributi versati. Ad esempio, con 40 anni di contributi si può andare in pensione anticipata all'età di 60 anni. Si fanno previsioni di riforma delle pensioni anche per quanto riguarda le donne. Già la legge di Bilancio 2018 ha previsto uno sconto di contributi per l'uscita con le pensioni anticipate a quota 63 anni con Ape social alle donne, madri lavoratrici (1 anno per ogni figlio, fino a due). Un'altra possibilità entrata prepotentemente tra le richieste di uscita anticipata è la pensione garantita dalla proroga dell'opzione donna che consente di andare in pensione a 57 o a 58 anni (rispettivamente, le donne dipendenti o autonome), ma con un trattamento di pensione ben decurtato.
Un paracadute più ampio all'adeguamento dell'età di uscita per le pensioni anticipate e pensione di vecchiaia è stato previsto per i lavori gravosi. La legge di Bilancio 2018 ha aumentato a 15 (da 11) le categorie di gravosi che potranno accedere alle pensioni anticipate dei precoci con quota 41 o all'Ape social. Ma beneficeranno anche del mancato adeguamento delle pensioni di vecchiaia a quota 67 anni dal 2019 e delle pensioni anticipate con 43,3 anni di contributi.