Le ultime novità sulle riforma delle Pensioni al 7 aprile 2018 ruotano intorno alle tante promesse elettorali fatte prima delle elezioni e le prime considerazioni sulla fattibilità delle stesse, qualora si trovasse un accordo tra i due schieramenti risultati vincenti Movimento 5 Stelle e Lega. Damiano si rivolge a Di Maio e Salvini, ecco le sue parole di sfida.

Pensioni 2018, invito al Pd e proposte a Di Maio e Salvini

Sono in atto le consultazioni al Quirinale, il Presidente Mattarella avrà infatti l’arduo compito di comprendere chi sarà idoneo a guidare il Paese.

Al momento la situazione previdenziale, a cui tutti puntano gli occhi, è dunque in una fase di stallo. Ecco allora che Damiano, in una delle sue ultime dichiarazioni, invita da un lato il Pd a fare proposte per sfidare il M5S e la Lega sul futuro della Riforma, che ovviamente non potrà, a suo dire essere abolita, ma potrà essere cambiata. E non ha senso, secondo l’onorevole, limitarsi a dire: 'tocca a loro’. Tra poco questo ritornello mostrerà la corda perché i cittadini vorranno sapere che cosa ne pensiamo sui singoli argomenti. E dall’altro lancia un appello a Di Maio e Salvini qualora salissero al Governo insieme: “chiederei di aggiungere altri 20 miliardi, anche a rate” per proseguire laddove il Governo precedente non è arrivato.

Pensioni anticipate e salvaguardia: proseguire sulla strada tracciata

Visti i moniti dell’Ue pare ormai evidente che l’abolizione totale della Fornero sarà impensabile, la spesa pensionistica, come hanno detto i maggiori esperti, tra cui Boeri, Brambilla (Lega) e Loy dell’Inps, non potrebbe reggere. Ragione per cui si potrebbe quantomeno ripartire, dice Damiano, rendendo strutturale l’Ape social e concedendo il pensionamento a quanti hanno 41 anni di contributi alle spalle.

Poi sarebbe doveroso concedere la nona salvaguardia per gli esodati rimasti esclusi da quelle precedenti e concedere la continuazione della sperimentazione con opzione donna. Poi chiude: “noi siamo una opposizione responsabile e non chiediamo, a differenza di altri, tutto e subito”. Sarebbe importante, chiude lanciando una frecciatina a chi potrebbe salire al Governo, passare ai fatti concreti al fine di sostituire quelli che fino ad oggi sono stati meri ‘slogan vuoti’.

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