Vivere in Svizzera conviene molto dal punto di vista professionale, sociale e fiscale. Quanto alla pressione fiscale ricordiamo che si aggira per le imprese fra il 16 % ed il 25%, per le persone fisiche fra il 5% e il 20%. Senza dimenticare che la qualità della vita è ottima in Svizzera, soprattutto per le famiglie e i bambini; poiché c’è un basso livello di criminalità. Inoltre, secondo una ricerca dell’Economist Intelligence Unit la Svizzera nel 2013 si è classificata al primo posto in quanto affidabilità per ciò che concerne: sicurezza, salute, tutela dei diritti personali; certezza dell’impiego.
Quest’ultima voce rappresenta forse la principale motivazione per trasferirsi in Svizzera data la politica di salario molto favorevole al lavoratore.
Più offerte di lavoro che gente disponibile a soddisfarle
Ma c’è di più perché un recente articolo pubblicato da Repubblica.it mostra come in Svizzera ci sono molte offerte di lavoro nonostante la crisi economica mondiale. Anzi il numero di opportunità professionali supera quello di chi è senza lavoro di 41 mila unità. Questo significa in breve che ci sono più posti disponibili che disoccupati. I posti da coprire sono infatti 41 mila. Una situazione occupazione sbalorditiva che in Italia probabilmente non si verificherà mai, sebbene ci siano in questo periodo flebili segni di ripresa.
Si registra un aumento dell’occupazione di +0,8% in termini di unità di lavoro e una progressiva, diminuzione del tasso di disoccupazione (10,8%).
Ne discende che in Svizzera il tasso di disoccupazione è talmente basso, pari al 2,7% della popolazione attiva, che equivale al pieno impiego.Ovviamente a fronte del costo della che vita in Svizzera è più caro che in Italia, almeno li’ si ha la certezza di trovare subito un’occupazione oltre alla garanzia di non perdere il posto facilmente.
Per alcuni settori occorre anche solo conoscere l’italiano o l’inglese. Si parte subito con un contratto a tempo indeterminato proprio perché il paese investe molto sul lavoro, e sulla formazione.
Ecco le professioni più ricercate: si privilegia la manodopera
La situazione occupazionale non può prescindere dal tenere in considerazione un dato singolare: tra le professioni più ricercate ci sono in primis idraulici, carpentieri e operai metallurgici.
Ecco quindi che tali mestieri presuppongono solo un apprendistato e non una formazione accademica. La formazione di base in Svizzera infatti avviene in azienda e presso la scuola professionale. Tutti coloro che si forgiano con tale sistema possono vantare un alto livello qualitativo di preparazione e un accesso diretto al mercato del lavoro. Infine sono due le parole chiave da tenere a mente per chi vuole lasciare l’Italia per la Svizzera: onestà e meritocrazia: 2 aggettivi-valori a cui chi si lega riesce a fare la sua giusta e ben retribuita carriera in quel paese.