Il meccanismo della Quota 100 potrebbe subire un importante correzione al fine di risparmiare sui costi ed evitare che la Commissione Europea dà il via libera alla procedura d'infrazione. La discussione sulla previdenza resta ancora aperta dopo che il testo della nuova manovra finanziaria è approdato a Montecitorio senza gli emendamenti in campo previdenziale volti ad apportare le opportune correzioni al sistema del pensionamento anticipato e al reddito di cittadinanza.

Servono altri 7 miliardi per ridurre il deficit

Il problema più grande, resta quello legato alle risorse finanziarie da impiegare per le due misure che costituiscono le colonne fondamentali della nuova Legge di Stabilità oltre ad essere i cavalli di battaglia della Lega e del Movimento 5 Stelle.

Difatti, sarà compito dell'esecutivo giallo-verde trovare i fondi necessari per abbassare il deficit dall'attuale 2,4% al 2,1% ed evitare la procedura d'infrazione minacciata dall'Unione Europea. Stando a quanto affermato da "Qui Finanza", occorrerebbero circa 7 miliardi di euro che non sono facili da reperire visto che il solo superamento della tanto odiata Riforma Fornero comporta un costo pari a 6,7 miliardi di euro per il primo anno di applicazione.

La Lega conferma Quota 100 con 62+38

E' questo il motivo che spinge l'esperto di previdenza molto vicino alla Lega Alberto Brambilla a proporre un inasprimento dei requisiti per l'accesso alla Quota 100 al fine di ridurre la platea dei beneficiari e contenere la spesa pensionistica.

L'ipotesi si basa sulla possibilità di pensionamento anticipato per i lavoratori che alla data del 31 dicembre 2018 sono in possesso di almeno 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi da almeno due anni: per questa categoria di lavoratori, infatti, l'accesso alla pensione viene garantito a partire da gennaio 2019 mentre coloro che hanno raggiunto i requisiti da 18 mesi potranno lasciare l'attività lavorativa dalla prossima estate.

Tale ipotesi, ridurrebbe la platea dei beneficiari a circa 150 mila lavoratori per il 2019 e 100 mila unità per il 2020 mentre i costi si aggirerebbero a circa 3,9 miliardi di euro per il primo anno e 5,3 miliardi negli anni a venire. Intanto, la Lega non sembra d'accordo con l'ipotesi di inasprire i requisiti della Quota 100 e lo stesso Matteo Salvini avrebbe confermato che la Quota 100 si farà con gli stessi requisiti ipotizzati dal Governo Conte e con l'introduzione delle finestre trimestrali.