Al termine della giornata del dodici dicembre sono risultati ben 42 mila i docenti iscritti per partecipare al concorso, chiamata anche sanatoria, per la Scuola dell'infanzia e della primaria ma, stando ai calcoli, per molti insegnanti si preannuncia una lunga attesa per il ruolo; si pensa addirittura che potranno passare anche dieci anni. Vediamo nel dettaglio i numeri e le informazioni utili da sapere.

Lombardia, Lazio e Piemonte: boom di candidati

Il numero delle domande giunte, che si potevano inviare solo tramite il sito del Miur (Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca), non porta sorprese e si contano 42.708 concorrenti in tutto. Le regioni con il maggior numero di iscritti sono risultate Lombardia con 8.955, Lazio con 3.815 e Piemonte con 3.747. Numeri anche abbastanza alti nelle zone del Sud con Campania che tocca i 3.262 docenti in gara e Sicilia con 3.506. Requisito essenziale per il concorso, oltre al diploma magistrale entro il 2001/2002, è quello di possedere almeno due anni di insegnamento e non prevede una selezione ma dei punteggi assegnati con una prova orale sulla didattica e la valutazione dei titoli.

Per il punteggio di questi ultimi saranno assegnati un totale massimo di 70 punti. Tutti gli insegnanti saranno inseriti nelle graduatorie regionali dalle quali si attingerà man mano per l'immissione in ruolo. C'è da ricordare che sono partiti i ricorsi mediante enti specializzati, di chi non possedeva i due anni di insegnamento e se l'esito risulterà positivo, saranno altri numeri da aggiungere ai quarantadue mila.

Tanti i docenti interessati ma i posti disponibili sono meno della metà

Analizzando i numeri ed i posti disponibili che in media all'anno si liberano, si prevedono tempistiche molto lunghe per lo smaltimento di queste graduatorie che si andranno a creare dopo il concorso. Ci sono anche da aggiungere le GaE (Graduatorie ad Esaurimento), a loro spettano ogni anno il cinquanta per cento dei posti per le immissioni in ruolo.

Queste liste sono particolarmente lunghe soprattutto nelle regioni del Sud. Se la media sarà dai tre ai quattro mila docenti assunti ogni anno, calcoli alla mano ci vorranno almeno circa dieci anni per poter assumere tutti. Gli unici che potranno entrare entro i primi due anni dal concorso saranno quelli posizionati ai primissimi posti, per gli altri ci sarà da attendere ed armarsi di tanta pazienza.