Il decreto legge sulla Quota 100 è ormai pronto e si attende soltanto il varo da parte del Consiglio dei Ministri che potrebbe avvenire entro la prossima settimana. Intanto, ci si focalizza su alcuni effetti derivanti dalla misura tanto attesa dagli italiani che prenderà piede a partire dal prossimo aprile 2019. Si tratta della Quota 100 che, stando a quanto riportato da "Libero Quotidiano"; potrebbe rivelarsi una beffa per i dipendenti statali e soprattutto per i potenziali beneficiari della misura.

I dipendenti PA potrebbero attendere fino a 8 anni

Tutti i lavoratori dipendenti della Pubblica Amministrazione che decideranno di anticipare l'uscita con il sistema delle quote voluto dalla Lega, infatti, potrebbero attendere fino a otto anni per ricevere la liquidazione (il cosiddetto trattamento di fine servizio). Tuttavia, il Governo Conte sta valutando l'ipotesi di introdurre la possibilità di anticipare la liquidazione attraverso un prestito erogato dagli istituti bancari che comunque garantirà la somma dovuta ai pensionandi. Resta da capire, però, quali saranno i tassi d'interessi che saranno applicati e soprattutto se a restituire il prestito saranno i pensionati o lo Stato.

Stando a quanto riporta il quotidiano "Il Messaggero", nel testo del decreto legge che disciplina il meccanismo della Quota 100 si legge che sono previsti accordi bilaterali tra singole amministrazioni pubbliche e singoli istituti anche se per regolare l'erogazione del cosiddetto trattamento di fine servizio servirebbe un accordo quadro complessivo stipulato fra i ministeri e le banche.

Durigon lavora su una modifica al decreto

Sempre secondo quanto si apprende da "Il Messaggero", il sottosegretario al ministero del Lavoro Claudio Durigon sta lavorando su una probabile modifica al punto 2 dell'art.23 del decreto legge inserendo la possibilità per i dipendenti statali di beneficiare del prestito messo a disposizione dalle banche e il tasso d'interesse potrebbe non essere del tutto a carico dei beneficiari.

Inoltre, la Ragioneria generale dello Stato sta valutando i requisiti minimi per l'accesso al finanziamento con Quota 100 oltre a stabilire il tasso d'interesse da applicare: secondo quanto affermato inizialmente dall'esecutivo, il tasso era pari all'1% ma potrebbe variare in base a varie componenti come la durata del prestito che potrebbe oscillare dai 2 ai 6 anni, l'ammontare complessivo della liquidazione e il numero dei potenziali beneficiari.