"Abbiamo un primo impulso positivo al mercato in uscita. Questo darà sicuramente un pò di vigore all'entrata nel mondo del lavoro. E' una prima picconata alla Legge Fornero", lo ha detto il sottosegretario al ministero del Lavoro Claudio Durigon dimostrandosi soddisfatto delle misure in materia previdenziale come Quota 100 e il cosiddetto reddito di cittadinanza anche se, non avrebbe nascosto che l'obiettivo finale del Governo resta Quota 41.

Come ormai noto, il maxi decreto unico sulle misure messe a Bilancio sarebbero pronti anche se manca l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri e la successiva entrata in vigore.

Tuttavia, l'uscita anticipata dall'attività lavorativa avrà tempi diversi a seconda del settore di appartenenza: per i dipendenti del settore privato, infatti, la prima data utile per l'uscita sarà ad aprile visto che dovranno attendere l'apertura della prima finestra temporale che avverrà a cadenza trimestrale. Cosa assai diversa per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, che invece, dovranno aspettare fino a luglio dal momento che saranno obbligati a dare un preavviso di pensionamento almeno sei mesi prima della presentazione della domanda.

MIsura sperimentale per tre anni, l'obiettivo finale è quota 41

Come affermato dallo stesso deputato della Lega Claudio Durigon, la misura avrà una durata sperimentale di tre anni mentre a partire dal 2022 il Governo Conte lancerà la cosiddetta Quota 41, ovvero, il pensionamento anticipato dopo il raggiungimento dei 41 anni di anzianità contributiva a prescindere dall'età anagrafica.

Tale misura, avrebbe comportato un ingente onere per le casse statali ed è questo il motivo per il quale il Governo giallo-verde avrebbe deciso di rimandarla per i prossimi tre anni. In questo modo, sempre secondo Durigon, il numero dei potenziali beneficiari scenderà di circa 600-700 mila unità in tutto il triennio e darà la possibilità di lanciare Quota 41 con minori costi per le casse statali.

Previsti tagli fino al 16 %

Con la pubblicazione della bozza del decreto, inoltre, sono state chiarite le tempistiche per il pensionamento: per coloro che decideranno di beneficiare della Quota 100, sono previsti tagli sull'assegno previdenziale fino al 16 %, ovvero, fino al 2 % iniziale di un anno applicati sulle Pensioni fino a 1.500 euro mensili. Tale decurtazione è dovuta ai minori flussi contributivi derivanti dall'anticipo dell'età pensionabile rispetto ai 67 anni di età anagrafica previsti per l'accesso alla pensione di vecchiaia.