Prosegue il lavoro alla Camera sugli emendamenti presentati al cosiddetto decretone che entro il 29 marzo dovrà essere convertito in legge a pena di decadenza. Si tratta di alcuni temi rimasti ancora irrisolti riguardanti le misure in materia previdenziale entrate già in vigore: proroga del regime sperimentale donna, esodati, estensione della pensione con 41 anni di contribuzione e proroga dell'Ape Sociale. Inoltre, resta ancora un tema aperto, quello riguardante la proposta che mira ad estendere il cosiddetto reddito di cittadinanza alle famiglie con disabili.

Alla Commissione Bilancio alla Camera, infatti, si discute sugli emendamenti presentati nei giorni scorsi per i quali si attendono le votazioni. Una proposta, riguarda la possibilità di concedere un'uscita più flessibile alle lavoratrici con figli a carico, le quali potranno beneficiare di uno sconto contributivo per ogni figlio di 4 mesi fino ad un massimo di 12 mensilità. In questo modo, avrebbero la possibilità di lasciare l'attività lavorativa alcuni anni prima rispetto ai requisiti richiesti dalla Quota 100.

Tra gli emendamenti anche la nona salvaguardia

Tra gli emendamenti, spiccano anche quelli relativi agli esodati: si tratta di quattro proposte di modifica che mirano a garantire una copertura previdenziale a tutti quei lavoratori che non hanno avuto la possibilità di accedere al pensionamento per via delle rigide norme introdotte dalla Riforma Fornero. Due emendamenti, infatti, consistono in una vera e propria salvaguardia pensionistica come le precedenti misure approvate mentre gli altri due provvedimenti, mirano a garantire un'uscita flessibile a questa categoria con Quota 93, ovvero a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 31 anni di versamenti contributivi oppure con la cosiddetta Opzione Donna con 58 anni e 35 anni di contribuzione ma accettando un ricalcolo contributivo dell'assegno previdenziale.

L'obiettivo, infatti, consiste nel consentire agli ultimi seimila lavoratori di collocarsi a riposo.

50 euro in più per le famiglie con disabili

Intanto, stando a quanto riportato dal quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", un emendamento mira ad introdurre la possibilità di fruizione della pensione di cittadinanza anche per gli under 67 ma solo nei nuclei familiari dove sia presente almeno un componente con disabilità grave.

Anche la scala di equivalenza ai fini Isee è stata rivista (da 2,1 a 2,2): in questo modo, le famiglie con familiari disabili potranno ricevere almeno 50 euro in più di beneficio e potranno arrivare fino a 1.380 euro mensili.