Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 7 maggio 2019 vedono emergere nuovi dati rispetto al numero di richieste di accesso alla nuova quota 100 ricevute dall'Inps. Nel frattempo dalla stampa emerge il caos certificati e la necessità di verificare con attenzione il proprio estratto conto contributivo prima di procedere con la richiesta di pensionamento, visto che in molti casi si rende necessario consolidare i versamenti attraverso specifici modelli certificativi.
Uscite flessibili, per la Q100 inoltrate oltre 128000 pratiche
Arrivano nuovi aggiornamenti in merito al numero di domande inoltrate dai lavoratori all'Inps per l'accesso alla nuova pensione anticipata tramite quota 100. L'Inps ha infatti diffuso gli ultimi dati al riguardo, evidenziando la ricezione di 128229 richieste. Secondo l'analisi dei dati, emerge che la Capitale resta la città dalla quale sono arrivate le maggiori richieste, con un picco registrato a 9569 unità. Segue poi il capoluogo lombardo con 5670 richieste. In terza posizione troviamo quindi Napoli, che si ferma a 5404 domande di accesso.
Ricordiamo che il provvedimento è accessibile a partire dai 62 anni di età e con almeno 38 anni di contribuzione, mentre il numero di domande registrato non tiene conto delle pratiche relative al settore pubblico della scuola. Infine, il totale potrebbe non corrispondere alle domande effettivamente approvate, visto che le pratiche saranno oggetto di verifica da parte dell'Inps.
Repubblica segnala le difficoltà burocratiche dei pensionandi
Nel frattempo dal quotidiano La Repubblica si segnalano le difficoltà burocratiche alle quali si trovano a far fronte i lavoratori in procinto di pensionamento. Rispondendo alle richieste di un lettore in merito al completamento del proprio fascicolo previdenziale, il quotidiano evidenzia la necessità di produrre specifiche certificazioni al fine di rispondere ad una nota segnalata nell'estratto conto contributivo.
Nel caso particolare, il lavoratore precoce doveva reperire una certificazione da parte della pubblica amministrazione per il consolidamento della posizione, spiegando che "qualora gli anni al diritto non fossero consolidati la domanda di pensione rimarrebbe sospesa fino alla verifica della presenza effettiva dei contributi necessari (operazione che può richiedere anche svariati mesi)". L'articolo evidenzia indirettamente l'importanza di effettuare per tempo adeguate verifiche sulla propria situazione contributiva, anche per non arrivare a dover intervenire con urgenza in prossimità della maturazione dei requisiti di quiescenza.