La Quota 100 è stata inserita nella nuova Legge di Bilancio e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2021. Tuttavia, il sistema del pensionamento anticipato voluto dalla Lega non cancella in via definitiva la precedente Riforma Fornero. Difatti molti lavoratori appartenenti al settore pubblico e privato avranno la possibilità di lasciare la propria attività lavorativa anche con altri canali di uscita ma ognuno di loro, dovrà attendere una finestra d'uscita.

Previste finestra da 3 a 21 mesi

Stando a quanto riporta il quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", infatti, i lavoratori pubblici, i dipendenti del settore privato, gli autonomi e i cosiddetti co.co.co.

dovranno attendere ulteriori mesi prima di poter lasciare definitivamente la propria attività lavorativa. Ciò scaturisce dall'apertura della finestra mobile d'uscita che varia a seconda della categoria, da un minimo di 3 mesi fino ad un massimo di 21 mesi.

Tra le novità introdotte nella nuova manovra finanziaria, anche la conferma del meccanismo di Quota 100 fino al termine della sperimentazione e la proroga del regime sperimentale donna fino al 31 dicembre 2020. Tuttavia, anche per i lavoratori interessati ai due canali di uscita è prevista una finestra mobile. I cosiddetti quotisti appartenenti al settore privato, infatti, dovranno attendere ulteriori tre mesi prima di poter beneficiare dell'assegno previdenziale mentre per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, la finestra raddoppia da 3 a 6 mesi.

Cosa assai diversa, invece, per le lavoratrici che raggiungono almeno 57-58 anni di età anagrafica unitamente ai 35 anni di contribuzione. Per questa categoria, la finestra d'uscita appare ancora più lontana: dodici mesi per le lavoratrici dipendenti e diciotto mesi per le autonome.

Chi, invece, ha versato i propri contributi in diverse gestioni previdenziali avrà la possibilità di unificare gratuitamente i versamenti contributivi in un'unica area previdenziale, attraverso il meccanismo della totalizzazione.

Tre mesi di attesa per i lavoratori precoci

Inoltre, i lavoratori precoci, ovvero tutti coloro che hanno iniziato a lavorare prima del compimento del 19esimo anno di età e che hanno raggiunto almeno 41 anni di anzianità contributiva, dovranno attendere l'apertura di una finestra mobile di tre mesi. Tuttavia, l'assegno previdenziale verrà calcolato con il sistema misto o retributivo e sarà erogato dopo tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti.